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Friuli: salita a Cima dei Preti 2706 m di Daniele Pozzati
per ulteriori informazioni scrivere a: daniele983@alice.it
"...sconfessando definitivamente quella geografia da tavolo che ha
sottovalutato il nostro formidabile raggruppamento quasi fosse prealpino..."
dice Luca Visentini...Ed infatti pur raggiungendo altezze non "Dolomitiche"
bisogna provare a salirci sul gruppo Duranno-Cima dei Preti...i dislivelli
vanno dai 1500 ai 2000 m e i relativi sviluppi non son certo da meno!
- SALITA - Dal Ponte Compol (m 729) si sale al bivacco
Greselin con il segnavia 358; il sentiero inizialmente è lo stesso
che va a casera Lodina, poi prosegue un tratto in falsopiano fino ad una
bella pozza con cascata e poi per circa 1 ora è molto ripido e
scosceso e richiede attenzione soprattutto in discesa essendo esposto
sopra la forra...Si esce su un pendio di mughi e infine con traverso al
bivacco.
Dal bivacco si seguono ometti che guidano alle spalle dello stesso su
per un canale di rocce rotte (possibile salire anche un canale più
a sinistra) e poi con una traversata verso destra fino a sotto la fascia
rocciosa che sbarra la strada verso il Cadin de Meso. Noi abbiamo preferito
costeggiare alla base tutta la fascia di rocce e salire l'ultimo canale
che si incontra.
Tale canale di circa 100 m (ometto all'imbocco; placca
iniziale con un chiodo ben visibile; II° anche esposto) va risalito
secondo i propri gusti in cordata o senza corda, bisogna però dire
che lungo tutto il canale si susseguono tratti di roccette facili di I°
a tratti più imegnativi fino al II° (non un solo trattino difficile
come alcune guide riportano...tutte le soste utili con 2 chiodi sono in
posto e sembrano solide, mi pare siano 5 più il chiodo iniziale).
Usciti dal canale si sbuca nel Cadin de Meso e per ghiaie (ometti) si
risale fino a delle roccette (I°; a volte acqua) che portano al Cadin
Alto, sotto la cima che si raggiunge facilmente per traccia nelle ghiaie
(m 2706; campana e Madonnina).
- DISCESA - Noi in discesa abbiamo preso sotto al Cadin
Alto dei bolli rossi che portano verso destra dentro un canale di rocce
facili ma rotte (tratti anche esposti; 2 chiodi non particolarmente utili)
che si discende seguendo i bolli rossi e gli ometti fino ad un salto più
difficile che abbiamo sceso con 2 doppie già attrezzate di 25 m.
Il primo chiodo è sotto uno strapiombo giallo sulla destra e ci
deposita su una cengetta che verso sinistra porta in breve al secondo
ancoraggio dietro un masso (corda fissa lasciata in posto da qualcuno
l'anno scorso), con una doppia di 25 m si arriva direttamente al sentiero
percorso la mattina che seguito riporta al Greselin da cui alla macchina.
- NOTE - Non ho specificato volontariamente i tempi perchè
dipendono da più fattori (procedere in cordata o meno in salita;
ricerca degli ancoraggi per le doppie e quindi discesa in doppia che ovviamente
richiede più tempo quanti più partecipanti vi sono...) [comunque
senza soste abbiamo impiegato ore 2.40 da Ponte Compol al Greselin e ore
1.20 dal bivacco alla cima chi è salito non assicurato, gli altri
45 minuti in più; per quanto riguarda la discesa dalla cima dipende
dal percorso e dalle doppie, mentre dal bivacco alla macchina, la pessima
qualità del sentiero non permette di guadagnare granchè,
anzi, richiede maggiore attenzione che in salita!].
Solitamente oltre
alle pozze con cascatelle all'inizio si trova sempre acqua al Greselin
e a volte anche sopra il Cadin de Meso. Secondo necessità, corda
da 60 m, qualche rinvio e moschettoni, casco vivamente consigliato... |