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Friuli: salita a Cima dei Frati 2355m di Daniele Pozzati
per ulteriori informazioni scrivere a: daniele983@alice.it
"...sconfessando definitivamente quella geografia da tavolo che ha
sottovalutato il nostro formidabile raggruppamento quasi fosse prealpino..."
dice Luca Visentini...Ed infatti pur raggiungendo altezze non "Dolomitiche"
bisogna provare a salirci sul gruppo Duranno-Cima dei Preti...i dislivelli
vanno dai 1500 ai 2000 m e i relativi sviluppi non son certo da meno!
- SALITA - Saliamo nuovamente al confortevole Rifugio
Maniago e poi alla Forcella del Duranno. Dalla forcella si prende il sentiero
(Alta Via 6, tratti alpinistici) diretto al Bivacco Greselin e lo si segue
per circa un'oretta fino alla cengia dove si incontra la prima corda metallica
che porta ad un prato pensile sotto le propaggini di Cima dei Frati.
L'attacco
della via è alla sommità del prato, un ometto è visibile
sopra un salto di roccia sulla destra. Si procede per caminetti, rocce
rotte, ghiaie dure, cenge esposte ed infine una lunga placconata che deposita
in vetta (2355 m).
- DISCESA - Se non si è provveduto a mettere una
seconda auto a Ponte Compol per l'eventuale discesa dal Bivacco Greselin
(più breve) bisogna risalire a forcella Duranno da cui al rifugio
Maniago e al parcheggio.
- NOTE - Già il traverso su ghiaie dure e ripide
diretto al Greselin seleziona i partecipanti...poi, la salita alla Cima
dei Frati (di cui volutamente non ho messo la descrizione completa) vorrei
sconsigliarla a chi non sia veramente pratico di terreno infido, dove
non contano i gradi (pochi passaggi di II°) ma l'accentuata esposizione,
le rocce estremamente marce, le difficoltà di orientamento (solo
dopo un po' abbiamo trovato la fila di bolli rossi che avrebbe dovuto
accompagnarci già dalla sommità del prato), il procedere
su placche lisce coperte di ghiaino, la difficoltà a trovare punti
di sosta soprattutto in discesa...credo la rendano adatta non a semplici
escursionisti, e in questo caso chi vi si avventurerà saprà
di certo trovarsi la via di salita nonchè di discesa!
Detto questo,
l'ambiente è grandioso, il Duranno e la Cima dei Preti sono sempre
a portata di naso...il panorama dalla cima ripaga la fatica nonchè
i rischi. Portarsi il casco, la corda la si può portare, ma sia
sui traversi che sulle placche finali è più un pericolo
che un aiuto, per le "calate" nei canalini portarsi qualche
cordino (eventualmente da abbandonare...), cercando lo spuntone meno pericolante... |