Caserine Alte |
Salite, foto e relazione di Daniele Pozzati - daniele983@alice.it
Queste due vicinissime cime possono essere raggiunte in un'unica giornata
oppure essere meta di due differenti escursioni...dipende solo dal fiato.
Eventualmente pernottando al bivacco si può salire anche il più
conosciuto Montanel! Noi le abbiamo raggiunte in due differenti uscite:
Crodon di Scodavacca il 28/05/2006 e Cima Herberg il 14/06/2006.
SALITA AL BIVACCO MONTANEL [Dislivello 1000 m]- Il punto
di partenza per la salita alle due cime è comune: il bivacco Montanel.
Dal rifugio Cercenà (raggiungibile in auto con deviazione a sinistra
dalla strada che da Domegge di Cadore porta al rifugio Padova; m 1051)
con l'ormai conosciuto e frequentato sentiero segn. 375 si sale in gran
parte nel bosco al Bivacco Montanel [ore 2.00.
La sorgente che si trova
10 minuti prima del bivacco sul sentiero d'accesso il 14 giungno 2006
non "funzionava", mentre l'acqua si trova più in alto,
sotto le rocce raggiungibile con sentiero segnato partendo dal bivacco
stesso].
SALITA AL CRODON DI SCODAVACCA [Dislivello 350 m]- Dal
bivacco si continua lungo il segnavia diretto alla cima del Montanel per
circa 15 minuti fino a che il sentiero non inizia i tornanti.
Quindi si
attraversa tutto il Cadin di Montanel per ghiaie portandosi sotto un netto
canale ghiaioso che si risale faticosamente [se all'inizio di stagione
neve; pendenza tra 35 e 40°; potrei consigliarlo agli amanti dello
scialpinismo per la prossima stagione...dislivello circa 300 m...] fino
alla Forcella del Crodon di Scodavacca (2330 m) [ore 1.00].
Dalla forcella
(ottimo panorama) si sale verso destra per roccette, detriti e zolle erbose
raggiungendo la larga cresta e seguita questa si raggiungono le varie
elevazioni di cui la più alta con ometto (2389 m) [ore 0.15].
SALITA ALLA CIMA HERBERG [Dislivello 450 m]- Sulle vecchie
carte troverete Croda di Mezzo...ma dal 2003 si chiama Cima Herberg. Dal
bivacco si procede nel Cadin di Montanel lungo il sentiero segnato per
lo stesso Montanel, tenendo d'occhio fin dal bivacco una cima sulla destra
con un caratteristico grande foro.
Giunti poco dopo l'inizio dei tornanti
che portano al traverso verso sinistra per la cima del Montanel bisognerà
quindi abbandonare il sentiero segnato e attraversare il Cadin di Montanel
su ghiaie per mirare al canalone tra la cima con il foro e la nostra montagna.
Si risale il ripido e faticoso ghiaione mobile seguendo dei bolli rossi
e li si abbandona quando essi scartano a destra verso una cengia (che
seguita verso destra porta alla Forcella del Crodon di Scodavacca...eventualmente
si voglia salire le due cime in giornata, evitando discesa e risalita
per il canalone della Forcella del Crodon) e si continua a salire faticosamente
verso le rocce, seguendo altri bolli rossi più sulla sinistra.
In questo momento il canalone da risalire è ancora innevato (40°
e più) e ci ha obbligato ad una breve deviazione verso destra per
saltini di roccia marcia e cenge per evitare l'ultimo incassato e ripidissimo
tratto per raggiungere la forcella che fa capo al canalone (senza neve
si continua facilmente a sinistra). Dalla forcella evidenti bolli rossi
in versante S portano ad una panoramica traversata verso destra su zolle
e detriti e poi in salita alla vicina cima (m 2463; croce con targa a
ricordo di Wolfgang Herberg) [ore 1.15].
DISCESA In entrambi i casi è possibile scendere
senza difficoltà (attenzione eventualmente se resta ancora neve:
piccozza) al punto di partenza e quindi al rifugio Cercenà.
NOTE Interessantissimo e non difficile concatenamento
con ottima vista sulle Dolomiti e Dolomiti d'Oltre Piave...da provare!
Può essere molto utile il casco e nel caso anche uno spezzone di
corda. Le discese per il versante S (rifugio Padova) sono tutte da interpretare...noi
abbiamo deciso di non interpretare... |