Nome Salita: Via Nuvole Bianche
Regione: Trentino
Zona: Lago Bagattoli (da Trento prima di Dro)
Partenza da: Parcheggio lago Bagattoli o zone limitrofe. |
Sviluppo: circa 300m
Salita a: Est
Discesa: doppie lungo la Via
Difficoltà max: 6c
Informazioni: dalla guida "Pareti del Sarca" di Diego Filippi
foto con traccia di salita dal sito
SassBalòss |
300 metri di placconata molto bella e impegnativa.
Sembra impossibile salire senza uso di artificiale continuo. Piedi in aderenza, mani su minuscoli appigli, protezioni non sempre vicine...
Metro dopo metro, studiando, interpretando, la progressione continua.
Un tiro, due tiri, ..., otto tiri e... fine dei giochi:
calate in doppia. Mancavano ancora due lunghezze.
Bisognerà tornare per provare la libera sul paio di metri gradati 6c e per terminare l'ultima parte.
Ho letto da più parti che l'obbligatorio per la salita è 5c. Non è vero, serve una buona padronanza del 6c o quanto meno una ottima tecnica di arrampicata su placca.
Basta guardare con attenzione la relazione e contare le protezioni su ogni tiro per capire che un volo potrebbe essere poco piacevole.
Comunque, dopo un po' di titubanza nei primi tiri, si fa l'abitudine. Comincia il divertimento .
01 novembre 2016 Completate le due lunghezze mancanti: protezioni un po' più vicine rispetto agli altri tiri, difficoltà come da relazione. Nell'ultima foto la placca finale. |
Il cuore d'oro |
Ripetizione e Foto di: Amos e Laura
Via "Nuvole Bianche" S. Bazzanella - D. Filippi - G. Francomanno nel 1994
Tiri 10 - difficoltà: in generale 6a (impegnativo), un paio di metri di 6c azzerabile
Attacco:
Arrivando da Trento girare a sinistra prima di Dro in corrispondenza di un cartello con indicazione per lago Bagattoli. In pochi minuti si arriva al parcheggio del lago. Il parcheggio è privato. Non so se si possa parcheggiare. In ogni caso, proseguendo ancora per qualche minuto, si arriva ad un comodo spiazzo.
Ci si incammina a sinistra per l'ampia strada forestale, continuando fino alla fine dello Scudo. Prima di scollinare, parte un sentiero (ometto) che arriva su placconata da attraversare dove è più facile (vedi foto). Al termine di questa, per evidenti tracce di sentiero si arriva alla base della parete. All'attacco della Via (targhetta con nome) Circa 40 min. in tutto.
Materiali: Due corde da 60m, 9 rinvii, qualche cordino per le soste e per allungare le protezioni.
Considerazioni:
I primi quattro tiri sono i più impegnativi: superano l'imponente placconata verticale. Si arriva su comada cengia. Da qui le difficoltà diminuiscono, ma, aumenta la distanza fra le protezioni...
La roccia è sempre solida.
La via è protetta con spit sia sulle soste che lungo i tiri. Si trova anche qualche chiodo.
L2 tiro impegnativo, traverso finale delicato e difficile da capire.
L3 il tiro più difficile: piedi in aderenza e poco o niente per le mani. Si può facilmente azzerare.
L5 attraversare a destra su cengia e salire in corrispondenza degli spit obliquando leggermente a sinistra. Il quinto spit non si trova a sinistra come si vede nella relazione ma qualche metro sopra sulla verticale. Seguire le protezioni puntando ad un albero su cui si sosta (cordino lungo).
L6 per la sosta di partenza attraversare comodamente a sinistra fino alla catena di calata. Tiro molto bello.
L7 tiro stupendo su piccole tacche: si arriva sotto un tetto ben visibile dal basso e si attraversa a sinistra.
Discesa: In corda doppia lungo la Via di salita. Le doppie, se eseguite come indicato da relazione, sono agevoli: non si rischia mai di incastrare le corde.
Note: a) la via è stata rispittata: lungo il percorso si trovano spit color oro e spit neri
b) la roccia di colore grigio scuro presenta talvolta chiazze bianche in corrispondenza degli spit. Cercando le chiazze si vedono anche gli spit.
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