Nome
Salita: Aspettando la vetta
Regione: Veneto
Zona: Primo Spigolo Tofana di Rozes
Partenza da: Rif. Di Bona |
Dislivello: 450 m
Salita a: Sud
Discesa: prima a Nord poi a Sud
Difficoltà: 6b (7°) 6c (8°), 6c obbligatorio
Guida di riferimento: Sito Planet Mountain |
I problemi cominciano subito, ancora prima di iniziare la salita. Tutto è immerso nella fitta nebbia...
Difficile individuare anche il primo spigolo della Tofana, difficile individuare l'attacco. E poi... subito il primo tiro sbagliato.
Un traverso di 20m verso destra e finalmente si parte nella giusta direzione.
Si comincia con il secondo tiro di 6b (7°), le protezioni sono lontane: la nebbia viene subito dimenticata, ora i problemi sono altri... (conviene portare un friend piccolo per una fessura orizzontale in prossimità di un chiodo piantato solo parzialmente).
Segue un tiro di 8° che supera una fascia gialla strapiombante, quindi tiri meno impegnativi di 6° e 7°.
Ora, siamo sulla grande cengia, per completare la Via mancherebbero ancora due tiri rispettivamente di 6a e 5a (6° e 4°), ma le nebbie che, non sono mai mancate, avvolgono tutto.
Dopo qualche ricerca della partenza del penultimo tiro "con visibilità zero" decidiamo di uscire per il primo spigolo.
Si conclude così una giornata di arrampicata densa di emozioni su una bellissima Via.
In partenza, qualcuno ci aveva detto che "non era giornata".
Aveva sbagliato...
|
Aspettando
la vetta
|
ripetizione di Germano e Stanchina - Amos e Laura
Aspettando la vetta: aperta da Massimo Da Pozzo e Gianmario Meneghin il 07/2004
Gruppo delle Tofane: Primo Spigolo 2650m - esposizione: sud - dislivello 450 m
Tiri 9 . Difficoltà: 6b,6c (7°, 8°). 6c obbligato. “E’ richiesta la piena padronanza del grado”
Attenzione le protezioni non sono mai ravvicinate, ma si trovano dove i passaggi sono più impegnativi.
Nel secondo tiro è utile un friend piccolo in corrispondenza di un chiodo piantato solo parzialmente.
Accesso: Da Cortina si sale per il Passo Falzarego. Superata la frazione di Pocol dopo alcuni tornanti, in corrispondenza di un bivio, si svolta a destra fino a raggiungere il rifugio Di Bona (indicazioni).
Materiale: La Via può essere integrata in qualche punto con protezioni veloci.10 rinvii, qualche cordino per le clessidre e friends medio piccoli. Consigliabili due mezze corde da 60m
La relazione in pdf che qui pubblico e che abbiamo usato per la salita è tratta dal sito
planet mountain.
Discesa Noi siamo usciti per la "Pompanin - Alverà" (primo spigolo). Si attraversa mantenendosi in quota per tracce di passagio (ometti). Il sentiero diventa sempre più evidente: in poco tempo si arriva al vecchio rif. Cantore e quindi al Di Bona.
Note: La Via si sviluppa su belle placche verticali. Le difficoltà non sono mai eccessive, bisogna comunque avere la padronanza del grado e essere abituati a muoversi con protezioni lontane. Nel tiro di 6c conviene mettere rinvii lunghi altrimenti le corde fanno troppo attrito. Dalla grande cengia mancano 2 tiri per uscire in vetta; ma come detto, noi abbiamo proseguito per il primo spigolo (tiri 4, passaggi di 5°-).
  
|