Impossibile, impossibile salirla in libera !
Siamo al rifugio Cinque Torri e, foto alla mano, osserviamo il tracciato di salita sulla parete Est della Torre Grande. Da qui si vede bene il diedro di partenza e la successiva placconata che porta alla cima. Il diedro è già in ombra, fa freddo ma non troppo. Partiamo.
Diedro e successiva placconata sono sempre generosi di appigli, la roccia è stupenda, gli spit e i chiodi presenti permettono di arrampicare in libera senza troppi patemi su difficoltà elevate (6a+ 6b). Così, l'arrampicata scorre veloce, in poco tempo siamo in cima. Ci volevano ancora un paio di tiri!
Finlandia non si può considerare una Via Sportiva ma, un po' ci assomiglia.
La prima salita risale al lontano 1959 e, leggo nella relazione, affronta i punti deboli della parete. Questi punti, non sono poi così deboli...
Al rientro, al rifugio, guardiamo ancora la parete: la salita sembra impossibile... |
Re...Spiro Streghe
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Ripetizione e foto di: Adriana e Amos
Via Finlandia
Aperta da: W. Gstrein, M. Jokinen nel 1959
Tiri: 5 lunghezze.
Difficoltà: Omogenee su tutti i tiri. Passaggi che, anche se ben appigliati, richiedono tecnica e forza: 6a+ continuo, un breve tratto di 6b. Fa eccezione il primo breve tiro: III/IV
Accesso:
Da Cortina si sale verso il Passo Falzarego. Dopo qualche Km si svolta a sinistra in direzione del rifugio Cinque Torri. Dal rifugio in circa un quarto d'ora di cammino si è all'attacco della Via. L'inconfondibile diedro del secondo tiro di corda evita qualsiasi possibilità di errore (vedi foto).
Materiali: Due corde da 60m, 12 rinvii, tre o quattro friends medi da usare per la sosta alla base del diedro e lungo il diedro stesso. Un friend piccolo da usare nel traverso del quarto tiro.
Relazione: Tratta dal sito www.dolomitiskirock.com
L1 III°
Sale per 15 metri il primo zoccolo fin sotto al grande diedro. 15m
L2 6a+
Sale lungo lo straordinario diedro giallo e strapiombante, fino alla sua sommità, uscendo a sinistra per raggiungere la sosta (possibilità di integrate con qualche friends). 35m
L3 6b
A sinistra della sosta si sale dritti per alcuni metri su buchi, fino all'inizio di un delicato traverso verso destra, per poi superare un impegnativo muretto. 25m
L4 VI°
Si segue una fessura che arriva in una piccola nicchia che si supera con un passaggio delicato. 25m
L5 6a+
Dalla sosta si sale per bellissima roccia nera fino ad una grande cengia, si prosegue dritti per una parete verticale fino alla cima. 35m
La via è stata attrezzata con spit e catene su tutte le soste tranne che alla base del diedro. Con un paio di friends medi si crea facilmente una ottima sosta.
Discesa: usciti dalla via si percorre un breve tratto pianeggiante sulla cima della Torre in direzione sud-ovest fino ad incontrare un primo anello cementato dove si esegue doppia da 30m. Scendere poi per alcuni metri su massi incastrati fino a raggiungere sulla sinistra un cavo metallico da utilizzare per attraversare un breve tratto di parete liscia. Scendere ancora su massi incastrati e percorrere un breve tratto del canalone nord fino ad un secondo anello cementato (passi di III). Da qui con una doppia di circa 25 m si è alla base della parete.
Note:
a) Via da ripetere per la bellezza della linea e la qualità della roccia. Stupenda su tutti i tiri.
b) Da qualche parte ho letto che la proteggibilità della Via è R3. Forse, è un po' eccessivo, se paragonato ad altre Vie con la stessa proteggibilità.
c) La prima foto con traccia di salita è presa dal sito www.dolomitiskirock.com
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