Non so se sia monella, sicuramente è bella...
La qualità della roccia, la varietà dell'arrampicata, le protezioni sempre ottime e, infine, le difficoltà mai ecessive, rendono questa salita veramente piacevole.
Ancora una volta i complimenti vanno a Mario Dibona moro per l'intuito con cui ha individuato questa nuova linea.
Placche, diedri, traversi, strapiombi... Il tutto su roccia sempre salda con difficoltà che al massimo arrivano al 6a+.
Da ripetere, anche un paio di volte....
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Re...Spiro Streghe
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Ripetizione e foto di: Amos e Adriana
Via Bella e Monella
Aperta da: Mario Dibona moro - Nicola Lovison - Andrea Bacchin nel Settembre 2019
Tiri: 8 lunghezze.
Difficoltà: Le difficoltà maggiori si trovano sul sesto tiro: 6a+. Si arrampica prevalentemete su difficoltà di 5b/6a con protezioni sempre ottime.
Lungo i tiri e sulle soste si trovano prevalentemente spit. Ci sono anche chiodi cementati e normali.
Accesso:
Da Cortina si sale verso il Passo Falzarego fino a trovare sulla destra il ristorante Strobel (circa 1 km prima della sommità del passo). Nelle immediate vicinanze si trova un ampio piazzale dove parcheggiare l'auto.
Dal piazzale si sale in direzione delle Torri per sentiero segnato con bolli bianchi e rossi fino ad incrociare una vecchia strada di guerra. Seguire questa strada pianeggiante verso destra per circa un centinaio di metri fin quando la parete Sud-Est della Torre non è ben visibile. Da qui per ripido sentiero, in breve, si arriva all'attacco della Via (targhetta con nome). In tutto circa 30min. Vedi anche foto a piè pagina.
Materiali: Noi abbiamo usato due corde da 60m, 13 rinvii, cordini per le soste e, talvolta, per allungare le protezioni. Si può usare anche una sola corda da 60m.
Relazione: foto con traccia di salita e relazione sono tratte dal sito www.dolomitiskirock.com
Primo tiro
Un chiodo militare alla base segna la partenza della via.
Salire dritti per placca grigia fino ad una piccola fessura su roccia gialla (chiodi cementati) poi leggermente a destra per facili roccie fino alla sosta.
40 metri, 5a-5b
Secondo tiro Dalla sosta si affronta un diedro giallo con arrampicata delicata per poi attraversare sulla desta e proseguire su roccia nera verticale con un passaggio alquanto impegnativo. Verso la fine del tiro attenzione a seguire gli spit fino alla sosta, non salire per il canale, roccia molto friabile!
50 metri, 5b-6a
Terzo tiro Bella parete strapiombante nella prima parte, poi per facili roccie fino alla sosta con chiodo cementato della via delle Guide, dove si consiglia di sostare per evitare che la corda faccia molto attrito.
18 metri, 6a
Quarto tiro Per placca grigia verticale e poi per placca leggermente appoggiata fino alla sosta.
20 metri, 5a
Quinto tiro Dritti per bella placca grigia leggermente appoggiata.
30 metri, 4 grado
Sesto tiro Spettacolare attraversata su roccia gialla che segue un fessura orizzontale che poi sale verticale e leggermente strapiombante.
35 metri, 5b-6a+
Settimo tiro
Dalla sosta si sale dritti per poi affrontare un lungo obliquo esposto fino sullo spigolo della torre.
Sosta su chiodo cementato.
35 metri, 5b
Ottavo tiro
Per facili rocce si raggiunge la cima della Torre Piccola di Falzarego
25 metri, 2 grado.
Discesa: Dalla sommità della Torre si scende a nord per circa 10m (passi di 2°/3°). Qui si trovano gli ancoraggi per una doppia da 30m. Ora si scende a sinistra per ripido canale che in breve porterà alla base della parete (passi di 2°/3°).
Note:
a) Vista l'esposizione sud/est della salita sono da evitare le giornate più calde dell'estate.
b) La via, come detto, ha tutte le caratteristiche necessarie per essere ripetuta più di una volta vista la
qualità della roccia, la varietà dell'arrampicata, le difficoltà non troppo sostenute e infine, non ultime, le ottime protezioni.
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