Aperta nel 1982 da R. Vettori e da R. Bernard, Mescalito, è una
di quelle salite che non si scordano.
La Via, con la sua linea elegante, le difficoltà sostenute e le
protezioni che permettono di spingere l' arrampicata libera fino al limite,
è una delle più belle della zona.
Dal parcheggio della piscina Comunale, osservando Rupe Secca, si notano
a circa due terzi di parete due enormi tetti e sotto una stupenda placconata.
Si passa proprio di la': prima la placca e poi ..., fra un tetto e l'
altro.
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Zanzara |
salita di Amos e Laura
Via
Mescalito
Arco: Rupe Secca - parete est - sviluppo 240m - periodo: tutto l' anno
- difficoltà: 6c, 7a
Accesso: Da Arco seguire le indicazioni per il Climbing
Stadium e proseguire fino a Prabi parcheggiando alla piscina comunale.
L' attacco della Via, caratterizzato da un diedro rossastro
con vegetazione rampicante ai lati, è situato sulla verticale di
due enormi tetti che si trovano a circa due terzi della parete (cinque
minuti dalla macchina).
Materiale: 14 rinvii, qualche cordino per le soste e
per le clessidre negli ultimi due tiri, un paio di friends medio piccoli.
Consigliabile il casco se nella Via ci sono altre cordate.
Le soste sono tutte a spit, i tiri sono protetti con chiodi e spit messi
in maniera oculata (ne troppo vicini, ne troppo lontani). I passaggi difficili
possono quasi sempre essere azzerati.
Relazione:
I tiro: diedro rossastro con vegetazione ai lati. Più
difficile di quel che sembra: partenza delicata e uscita strapiombante.
6a
II tiro: qualcuno l' ha chiamato "l' imbuto".
Le difficoltà si concentrano in un paio di metri su una specie
di piccolo diedro camino povero di appigli e privo di appoggi per i piedi.
E' ben protetto si può anche azzerare. 6c
III tiro: muro grigio. Difficile il primo tratto su piccoli
appigli e appoggi svasati. E' ben protetto si può anche azzerare.
6c
IV tiro: Prima decisamente a sinistra per una decina
di metri poi qualche metro in verticale e quindi a destra (15-20m) su
piccola cengia fino ad arrivare alla base di un piccolo diedro grigio.
6a facile (ho saltato una sosta, la corda nonostante
il percorso a U scorreva bene)
V tiro: salire il diedrino fino alla fine, poi a sinistra
per placca fino alla sosta 6b
VI tiro: tiro chiave. Stupenda placca rossastra e quindi
strapiombo con maniglie per superare un enorme tetto nel suo punto più
debole. Continuità e resistenza sono necessari per arrivare in
sosta senza resting. 7a
VII tiro: non resta che attraversare a sinistra, aggirare
lo spigolo e per stupendo muro verticale a buchi fino alla prossima sosta.
6a facile
VIII-IX tiro: a sinistra puntando a facili placche verticali
a buchi. Utili cordini per clessidre e qualche friend per integrare le
protezioni 5a
Discesa: sulla sommità, a destra, per tracce di
sentiero fino a raggiungere in breve tempo la ferrata che in circa mezz'
ora riporterà alla base della parete. |