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Nome Salita: Priolo-Why not
Regione: Veneto
Zona:
Lastoni de Formin
Partenza da: Passo Giau (circa 1Km prima)

Sviluppo: circa 350m
Salita a: Ovest
Discesa: Sentiero
Difficoltà : 5°-6°
Qualche informazione: sito di Mario Dibona moro

Alla ricerca dei punti deboli della parete.
Un evidente diedro fessurato, una fessura, un camino... E' questa la prima parte della Via Priolo-Why not.
Dopo il tiro sul camino, a circa metà parete, la Via Priolo viene abbandonata. Comincia Why not: si sale a sinistra per belle placche compatte.
L'arrampicata del passato: fessure, camini, lascia spazio al presente: placche talvolata difficili da proteggere.
La Via è stata recentemente riatrezzata da Mario Di Bona e compagni.
Attenzione, le protezioni non abbondano come su altre sue Vie!
In complesso, una bella salita, da non sottovalutare, anche se le difficoltà sono classiche.

Re Artù

ripetizione di:  Amos e Laura

Via Priolo-Why not
Priolo e c. nella prima parte, poi, a circa metà parete, prosegue per Why not.
Riattrezzata in parte dal basso e in parte dall'alto ad opera di Mario Dibona moro e c.


Tiri 9 - Difficoltà: 5°, 5+°, 6°

Accesso:
Salendo da Cortina, lasciare la macchina a circa 1Km dal passo Giau su un evidente spiazzo sulla destra. Da qui proseguire per sentiero N° 436 in direzione di f.lla Giau ben visibile dal parcheggio. In prossimità della f.lla abbandonare il sentiero e proseguire a sinistra sui ghiaioni in direzione di un evidente diedro (vedi foto).
L'attacco si trova vicino a un masso staccato, visibile spezzone di corda su clessidra.
Circa 45min.

Materiali:
7/8 rinvii, due mezze corde, qualche friend medio grande, un paio di chiodi per proteggere l'uscita dalla Via, cordini per le soste.

Note:
La prima parte (Priolo) è caraterizzata da una fessura non banale anche perchè spesso questa è umida o bagnata (6°). Segue un camino a incastro.
La seconda parte (Why not) si svolge prevalentemente su solide placche. Puro divertimento fino all'uscita del tiro finale. Attenzione, qui, non ci sono protezioni e la roccia non è delle migliori. Sarebbe da piazzare un chiodo o uno spit da qualche parte.
La sosta finale sulla sommità non è in linea con l'uscita della Via. Se non si mettono protezioni la corda si sposta e il compagno è costretto a salire verticalmente su un 7° da pulire...

Discesa:
Attraversare l'altipiano senza perdere quota fino ad incontrare una serie di ometti che conducono a Forc. Rossa e quindi al sentiero che riporterà a valle. Circa 2h e 30 min.

Roberta 83
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Il ruggito del ...
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