Cervino |
Ripetizione di: Gherlenda e Marica - Andrea Borca e Cristian
Una cascata facile, "solo di V grado", che facile non è !
Molti sono i fattori che determinano le difficoltà di una salita su ghiaccio. Non va sottovalutato il rischio che
presentano queste Vie.
Così mi scrive Andrea:
Giovedì sera chiamo il Checco Gherlenda e gli chiedo se sa qualcosa circa le condizioni della cascata in
Val Gares.
Mi risponde: 'domani vorrei andarci anch'io'. 'D'accordo' dico e aggiungo:
'Io sono con Cristian, un compagno di cordata che non ha esperienza di ghiaccio.
E' la prima cascata
dell'anno e noi avremmo pensato a qualcosa di facile.'
Lui continua: "no se dificile, vien anca la Marica."
Ok è fatta.
Venerdì mattina si parte verso le sette, direzione Val Gares. Entrati in Valle vediamo le cascate un po'
magrette ma belle. Ci cambiamo e partiamo.
Sono preoccupato, non chiedo niente. Arrivati sotto la cascata, come ho visto le condizioni del ghiaccio,
dico al Gherlenda "parti ti va la!."
Parte e con movimenti misurati comincia a salire. Movimenti forse troppo misurati. Conoscendolo,
comincio a impensierirmi. Il Gherlenda mi dice: 'vuoi che la Marica ti lasci le protezioni che ho messo?'
Da vero eroe rispondo "no, no, se no le masa facile!"
Tocca a me, salgo i primi 5 metri. Maledetta quella volta che ho detto al Checco di far levare i chiodi!
Il ghiaccio è molto friabile e delicato, le protezioni assai precarie.
Nonostante tutto mi sento tranquillo e sicuro. Passo dopo passo sono sempre più in alto. Entro in un
canalino e tra ghiaccio e roccia scorgo la sosta.
Arrivo, mi assicuro e dico: "vaca boi che tiro." Tocca a Cristian che sale con circospezione e finalmente
arriva in sosta assai provato... A questo punto,
decidiamo che è meglio calarci.
Gherlenda e Marica continuano a salire. All'improvviso un rumore alquanto strano, un tonfo...
Decidono anche loro che è meglio ritirarsi.
Una volta a terra il Checco mi guarda...
Commentiamo la salita: 'per fortuna che era facile!' Lui risponde: "no le mal no..." © |