Nome: Monte Terza Piccola 2334 m
Regione: Veneto
Zona: Sappada (Alpi Carniche)
Difficoltà: II grado
Atrezzatura: normale dotazione alpinistica |
Nome: Monte Terza Piccola 2334 m
Regione: Veneto
Zona: Sappada (Alpi Carniche)
Difficoltà: II grado
Atrezzatura: normale dotazione alpinistica |
Cervino |
Alpi Carniche - Monte Terza Piccola (2334m): Via Normale di Concina Ciro
SALITA Si parte da Sappada, borgo Lerpa, si scende
sul Piave a quota 1169 m e si segue il segnavia
CAI 313, percorrendo la
strada forestale che sale al passo della Digola, che poi da quota 1350
la
si abbandona, per prendere un’altra strada a destra (segnavia
CAI 311), che più avanti si trasforma
in mulattiera ed infine in
ripido sentiero fino alla Forcella Terza Piccola, quota 2188 (ore 3:00).
Da qui si sale a destra e si entra in un canale detritico (dei segni rossi
sbiaditi guidano fino alla vetta),
che si percorre camminando e arrampicando
tratti di I°, fino dove è sbarrato da un grosso
masso incastrato,
che si supera passandogli sotto (foto 1) oppure lo si aggira arrampicando
la parete
di sinistra, entrambe le possibilità con difficoltà
di II°, non esposto.
Si perviene così ad una forcelletta
che
da sulla strapiombante parete nord. Si procede sulla parete a sinistra,
salendo in obliquo per
pochi passi a sinistra e poi su diritti fino alla
fine della parete che si trasforma in una lama (foto 2),
che divide il
canale appena salito da quello adiacente. Si percorre la lama per pochi
metri, fino alla sua
fine, che coincide anche con la fine del canalone
alla nostra sinistra (dalla forcella sotto I° con
esposizione sempre
maggiore) e all’inizio dei prati, che scendono dalla vetta. Meno
di cento metri
di comoda camminata e si giunge sull’ampia e panoramica
cima (ore 0:30 dalla Forcella Terza Piccola).
DISCESA La discesa la si compie per lo stesso itinerario;
dalla Forcella Terza Piccola si può
anche scendere verso sud al
passo della Digola e per strada bianca si raggiunge il punto di partenza.
NOTE Salita bella e divertente soprattutto dalla
Forcella Terza Piccola, con vetta che offre un
buon panorama. Lungo il
canalone finale, fino al masso incastrato, bisogna fare molta attenzione
a non
fare cadere sassi, specialmente se ci sono altre persone dietro
di noi.
Inoltre c’è la possibilità di scendere da un altro
itinerario, e rende l’intera gita più varia.
La prima volta che salii, arrivai fino alla lama che conduce sui prati
finali, da li in poi c’era neve e
tornai indietro. Feci bene, perché
questo breve tratto è molto esposto. I miei compagni di salita
sono
stati lassù più volte in pieno inverno, ma bisogna
essere equipaggiati per quel tipo di salita.
Per ulteriori informazioni scrivere a: Concina Ciro |