Cervino |
Torre dei Sabbioni 2531m: Via Normale di
Daniele Pozzati
SALITA
Dal parcheggio sopra il Rifugio Scotter (strada a orari: vietato l'accesso dalle 7.30 alle 18.00
circa sia in salita che in discesa...regolarsi con gli orari!) si sale in una ventina di minuti al Rifugio
San Marco per il segnavia 228. Dal rifugio con il 226 si risale per buon sentiero a Forcella Grande
(di fronte si vede la nostra Torre).
Si lascia il sentiero segnalato e si prende a destra una traccia
che contorna alla base la Torre dei Sabbioni aggirandola quasi completamente in versante O poi N e
infine E e per ghiaie in ultimo mobili e faticose si giunge ad una spianata dove inizia la via sotto il
versante S (ometti) [circa 1.30 ore].
Si sale un gradino di roccette fino ad una cengia
(cengia inferiore) che si segue verso sinistra per una ventina di metri fin sotto un evidente camino
con masso ostruente alla sommità (I e II poi facile). Si sale il camino fin sotto il masso (un chiodo
sulla destra e un altro non ottimo sulla sinistra del masso) superandolo sulla sinistra con passaggio
non banale specie se umido e stando attenti agli sfasciumi che seguono il masso si sosta subito
sulla destra (25 m, III e IV- con 2 chiodi discreti più tre in sosta).
Si risale il pendio di sfasciumi e
roccette soprastante fino ad una cengia con ometti (cengia mediana, anello di calata) che si segue
verso sinistra per una quarantina di metri finchè un ometto indica di salire un caminetto di rocce gialle
con un masso incastrato (chiodo sulla destra poco dopo l'inizio del caminetto) andando a sostare su
due chiodi su una comoda piazzola poco sopra (30 m, II e III con un chiodo).
Verso destra si sviluppa
una evidente cengia (cengia superiore) che si segue in esposizione e a tratti a carponi passando 4
vecchi chiodi ad anello e poi con un ultimo passaggio più stretto e problematico (in alcune
relazioni valutato IV-, forse un po' impropriamente) si giunge ad una sosta di calata (2 spit con catena)
e ad un comodo terrazzino dove voltato l'angolo c'è uno spit di sosta (40 m esposti, 4 chiodi più lo spit
in sosta).
Si segue in versante E la cengia che continua esposta ma più comoda in leggera discesa
per circa 70 m (non 30 come in alcune relazioni...) fino a dove termina su un terrazzino sotto
un caminetto (vecchio chiodo ad anello circa a metà, sotto la volta della cengia, eventuale sosta
da attrezzare). Si sale il caminetto fino ad un chiodo, poi a destra sostando su un masso (con
cordone lungo o fettuccia, 30 m, II e III-, un chiodo). Poi velocemente per facili roccette sulla grande
e piatta cima con libro.
DISCESA
Dalla cima verso S un ometto indica una sosta di calata su 2 spit con catena. Se si usa
una corda da 50 m bisogna calarsi fino al sottostante terrazzino (10 m) dove un'ulteriore sosta su spit
e cordone con anello permette una calata fino al terrazzino al termine della cengia superiore.
Calata
di 25 m dagli spit con catena in verticale fino alla cengia mediana (anello nuovo di calata). Calata
di 25 m fino alla sosta su chiodi sopra in camino con masso incastrato. Calata di 20 m nel camino. Poi
per cengia e le roccette finali al terrazzino d'attacco e per le ghiaie calpestate all'andata in
Forcella Grande, al Rifugio San Marco e alla macchina...
NOTE
Bella e solitaria cima, a ferragosto solo altre 2 cordate incontrate mentre scendevamo...
Casco, corda da 50 m (o più...) alcuni rinvii, cordini o fettucce e qualche dado.
- DATA SALITA - 15.08.2007
- LIBRO - G. Buscaini: Dolomiti, il grande libro delle Vie Normali;
- CARTA - Tabacco 03 Cortina d'Ampezzo © |