F.lla
Pecoli |
relazione di Amos
Una domenica con caldo africano e completa assenza di vento per la cima più alta delle Alpi Carniche. Una fatica incredibile: cenni di crampi in salita, in discesa e anche in macchina...
In compenso la neve scaldata dal sole era perfetta per la discesa integrale dalla cima: la tenuta degli
sci era ottimale in ogni curva. Con queste condizioni, anche una caduta non doveva essere troppo pericolosa.
La neve, abbondante in tutto il percorso, era un po' pesante (troppo caldo), in ogni caso sempre ben sciabile.
Divorato il "frico" con polenta e il dolce del vicino locale Staipo da Canobio.
Arrivati a Forni Avoltri seguire indicazioni per il paesino Collina, da qui proseguire fino alla fine della strada. Si posteggia la macchina in corrispondenza del locale
Staipo da Conobio e di un impianto di risalita.
La salita con gli sci non presenta particolari difficoltà: seguire la mulattiera che porta alla casera Moraretto in direzione del rifugio Marinelli (non prendere scorciatoie faticose!). Quando la mulattiera si fa pianeggiante svoltare a sinistra (cartelli con indicazioni quota 1680m). Sempre verso sinistra, salendo si attraversa il bosco fino ad immettersi in un lungo e ampio canale-vallone da risalire fino alla sommità. Da qui gli ultimi difficili 100m prima della cima. Noi abbiamo trovato neve trasformata che ha facilitato sia la salita con i ramponi (non indispensabili) che la discesa con gli sci.
La discesa, avviene dalla stessa parte della salita e,
se si escludono gli ultimi 100m finali, non presenta particolari difficoltà: ampi valloni dove descrivere belle curve ... grande spazio al divertimento.
Note: Sconsigliabile partire con gli sci dalla cima in caso di neve ghiacciata: una caduta può essere pericolosa.
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