La Cruna dell'Ago |
Via #SVEVANNAMELIA
Lunghezza : 150 metri
Difficoltà : IV IV+ un tratto di V / D
Prima salita : Lucchi Andrea V. e Russo Marco 19 giugno 2016
Prima ripetizione: Lezzi Teresa-Russo M. Altoè Alessia-Altoè Federica-Lucchi A. V. 24 sett 16
Materiale in via: soste a spit e golfari, 2 spit e un ch. sui passaggi chiave
Roccia : da saggiare prima di caricare….come ogni nuova via.
Accesso: Dal parcheggio di Pian dei Buoi seguire l’ampia carrareccia che porta al Rifugio Ciareido. Poco prima di quest’ultimo, si stacca a sx il sentiero n° 272 per il Rifugio Bajon. Seguirlo in piano fino a quando non si stacca a dx una traccia che punta alle pareti dello spallone. Dopo alcuni minuti per tracce incerte e sentiero più marcato, si transita nei pressi di un conoide detritico. Risalire il faticoso ghiaione, meglio sul suo lato sx, fino ad arrivare sotto lo sperone caratterizzato da tetti gialli. Proseguire per ghiaione fino a quando questi non si impenna (ometto) e si incontra a dx un terrazzino invaso dai mughi (ometto) ad eccezione di un corridoio a ridosso della parete (parte ripulita) ove si rinviene la placchetta della via e quindi l’attacco.
Tempo: circa 40 min dal parcheggio.
L1: Salire la nera placca sovrastante puntando ad un evidente intaglio a V, uscire dall’intaglio e procedere per gradoni più facili lasciando a destra la larga parete gialla con tetto sovrastante. Transitando a dx tra uno spuntone e la parete si punta a dei gradoni al di sopra dei quali si rinviene la sosta su terrazzino. 28 metri, IV + poi III, 1 spit. Sosta su 1 spit.
L2: Si sale la rampa, approfittando della fessura iniziale che la caratterizza, fino a raggiungere la base di un evidente diedro verticale. Affrontare il diedro con arrampicata delicata in uscita e proseguire per la paretina articolata. In pochi metri si guadagna la scomoda sosta. 30 metri, IV con 1 tratto di V, 1 spit. Sosta su spit e golfaro.
L3: Dalla sosta affrontare direttamente la placca lavorata a dx della fessura (roccia delicata) e con uscita aerea guadagnare il filo dello spigolo. Si segue ora lo spigolo meglio sul suo lato sx per rinvenire la comoda sosta su terrazzino. 25 metri, IV poi pp. III, 1 chiodo. Sosta su chiodo e golfaro.
L4: Si procede ora lungo lo spigolo salendo inizialmente la breve placca sopra la sosta poi scavalcando o aggirando gli spuntoni che caratterizzano la cavalcata della cresta che porta alla sosta. 35 metri, III+ III. Sosta su spuntone con cordone.
L5: Dalla sosta si supera atleticamente un intaglio esposto e si continua per cresta fino a raggiungere un cespuglio di mughi sui quali si sosta. 40 metri. III poi facile. Sosta su mughi.
Rientro: Dall’ultima sosta si scende per il canalone che divide la cresta percorsa dalla parete est del Monte Ciareido. Prestare attenzione ai massi instabili. Quando il canalone sembra essere sbarrato ci si imbatte in un risalto roccioso che si supera disarrampicando. Si procede poi verso il fondo del canalone arrivando in breve all’attacco della via. Tempo: circa 30 minuti per tornare all'attacco e altri 20 per il parcheggio.
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