Nome Salita: Via "Odio la Guerra"
Regione: veneto
Zona:Piccolo Lagazuoi - Passo Falzarego 2109m
Partenza da: Passo Falzarego (parcheggio funivia)
Salita : Sud
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Discesa: per cengia Martini
Difficoltà max: 6c (obbligatorio 6b)
Sviluppo: circa 200m
Informazioni: vedi foto, commento e relazione |
A volte ritornano...
Per quasi un anno problemi di lavoro mi hanno tenuto lontano dalle pareti...
In questo periodo ho più tempo libero, finalmente si riparte. Prima in falesia: Nove, Podenzoi, Erto, Kalymnos,...
E poi, poi montagna.
Ieri, eravamo sul Lagazuoi sulla Via Odio la Guerra. Bella e impegnativa. La Via è una successione di placche stupende con roccia sanissima. Le protezioni, anche se non sempre vicinissime sono ottime, con spit e qualche chiodo, le soste con catena.
Complimenti a Mario Dibona che lo scorso anno ha aperto questa Via: ottimo lavoro!
La Via, avrà senz'altro molte ripetizioni, ieri eravamo in tre cordate... La cordata che ci seguiva era formata da Rossalio e da un alpinista colombiano che ha già salito diversi ottomila. Interssante l'album fotografico di Rossalio ricco di spunti per nuove ascensioni: https://picasaweb.google.com/ |
Mamma & Papa' |
Ripetizione e foto di:
Amos e Laura Via "Odio la Guerra" di Mario Dibona e Andrea Bacchin ottobre 2014
Tiri 6 - difficoltà max 6c (obbligatorio 6b), in generale 6a+/6b
Accesso
Evidente: dal Passo Falzarego in corrispondenza del parcheggio della funivia del Lagazuoi si sale per sentiero e poi si punta direttamente alla parete appena a destra di due grossi massi (vedi foto a pié pagina). In circa 30 min si arriva all'attacco della Via (nome alla base, visibile chiodo con cordone e primi spit).
Materiali 12 rinvii, cordini per allungare le protezioni dell'ultimo tiro
la Relazione e la prima foto sono presi dal sito www.proguide.it/
L1, 38m. 5b.
Tiro articolato in placca, con alcuni passi ripidi.
Sulla destra si notano gli spit di un’altra via.
L2, 35m. 6a/b.
Lunga placca di movimento molto bella. In alto si trova un chiodo normale che è difficile da vedere, subito prima dell’ultimo spit che porta al facile traverso a dx verso la sosta.
L3, 15m. 6a+.
Tiro corto, con bello strapiombo atletico; possibilità di azzerare il passo.
L4, 40m, 6a+.
Bel tiro che concatena una serie di placche. Attenzione ad un passaggio un pò boulderoso in partenza da una cengia a metà tiro.
L5, 30m, 6c.
Tiro chiave della via lungo un bellissimo muro a prese piccole, che richiede precisione nei movimenti e buon uso dei piedi.
La lunghezza è ben protetta (presente anche un cordone d’aiuto), ma l’obbligatorio è intorno al 6b.
L6, 40m, 6a, 1 pass 6b+/A0.
Partenza in strapiombo con piccole prese (facilmente azzerabile), poi più facile con bella arrampicata su placche ripide. Allungare alcune protezioni in corrispondenza del traverso a sx.e.
Discesa Alla fine della Via si sale brevemente per terreno scosceso fino ad incrociare tracce di sentiero che portano alla cengia Martini (vedi foto). Si prosegue a destra, verso le gallerie del Lagazuoi e quindi per sentiero si ritorna al parcheggio in circa 45min.
Note:
a) A metà di L4 in corrispondenza di una cengia un passo può creare qualche difficoltà alle persone piccole: in effetti il passo non è difficile però, forse, gli appigli buoni sono un po' lontani!
b) Purtroppo, abbiamo trovato L5, il tiro più difficile, completamente slavato in partenza. Con scarpe e mani bagnate, non ho più cercato di proseguire in libera, ho azzerato i passi successivi fin sopra il cordone e quindi mi son fatto calare. Con la corda dall'alto è più facile..., guardare bene dove si trovano gli appoggi per i piedi!
c) La discesa attraverso le gallerie del Lagazuoi è suggestiva, il pensiero va agli sforzi e ai sacrifici fatti durante la Grande Guerra.
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