Comunicato Stampa del 18 giugno 2012
Andrea Moretton e Monica Penzo
eroi
della seconda Alpago Ecomarathon
- Questione di centimetri per il secondo, Mirko Righele.
- Nella staffetta vincono Gandus-Tonet (coppia maschile),
Meneghello-Pergola (femminile) e Fratta-Entilli (mista).
- Caldo protagonista, ma evento perfettamente riuscito.
Sono arrivati assieme, dopo 4 ore e 23 minuti trascorsi fianco a fianco correndo tra il lago e le vette dell’Alpago. Così Andrea Moretton e Mirko Righele si sono presentanti al traguardo della seconda Ecomarathon alpagota, con il primo che sale sul gradino più alto del podio, ma solo per una questione di centimetri.
Contro i pronostici della vigilia, hanno battuto anche i colleghi della staffetta 2×21. Dividendo tra due atleti il percorso, si diceva, potrebbero impiegare meno tempo a percorrerlo. Invece hanno battuto di una manciata di secondi la staffetta dell’Atletica Comelico formata da Tiziano Gandus e Nicola Tonet.
La prima staffettista a tagliare il traguardo è stata Deborah Entilli (Spiritolimpico), che ha diviso lo sforzo dei 2455 metri di dislivello con Stefano Fratta (per loro 4.24’20). La coppia vincente tutta al femminile è stata quella di Sonia Meneghello e Mirella Pergola (Tamtam, 4.57’29). Il trofeo per la ecomaratoneta donna è andato a Monica Penzo, seconda nell’edizione 2011. L’atleta della Venezia Runners Atletica Murano arrivando in 5 ore e 5 minuti ha battuto di 6′ il tempo registrato dalla campionessa dell’anno scorso, Angela De Poi (oggi seconda con Christina Salvador nella staffetta mista).
“Un percorso bellissimo, sono contenta di averlo interpretato al meglio riuscendo a gestire la gara fino in fondo – è il commento della vincitrice Monica Penzo -. Nella prima parte sono rimasta dietro, tra il terzo e il quarto posto, poi ho recuperato e a Santa Croce ho superato Antonia Filippin”.
L’asciutto ha consentito un’elevata corribilità di tutto il percorso, però, il gran caldo ha influenzato il risultato dei maratoneti, che hanno approfittato degli otto punti di ristoro allestiti per recuperare energie. Moretton e Righele hanno imposto subito un gran ritmo alla gara, facendo da lepri durante tutto il tracciato e scambiandosi frequentemente il ruolo di apripista. Dietro ai top runner che sono arrivati in alto nella classifica, ci sono tante storie di atleti di varia esperienza e provenienza. Il quindicenne Michael Kovacs, dalla Francia, è riuscito a stare sotto alle 6 ore ed è stato premiato anche come atleta più giovane.
L’hawaiano Mike Wojcio ha corso tutto il tempo con in mano la bandiera italiana. Oltre al lato sportivo e all’agonismo di tanti appassionati di corsa in montagna, dunque, l’Alpago Ecomarathon ha aggiunto un altro tassello nella promozione della Conca.
Gli iscritti sono stati 372, anche se non tutti hanno potuto completarla. La gara ha visto inoltre 200 volontari impegnati lungo il percorso. E’ stata realizzata sotto il patrocinio di tutte la amministrazioni della Conca e con la collaborazione di molte associazioni. I principali sponsor sono Salomon, Suunto e Giesse Sinistri. Il ricavato della vendita delle magliette della manifestazione andrà ai terremotati dell’Emilia.
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Comunicato Stampa del 10 giugno 2012
L'Ecomaratona dell'Alpago si sviluppa
su di un percorso ad anello di 42 Km (2455m disl.+)
con partenza e arrivo a Puos.
Attraversata la piazza della chiesa, si percorre una piacevole stradina lungo un torrente, fino a localita' La Viola da dove inizia l'antico "Troi delle scalette", un bel sentiero in salita che ci porta alla frazione di Sitran, con i suoi caratteristici portici (2.5 Km - 500 m). Si attraversa il paesino e poi, in discesa, attraverso un bosco, si giunge a Paludi, da dove inizia la risalita del Mt. Dolada (4.6 Km - 390 m).
La salita si snoda dapprima lungo un'affilata cresta, fino all'incrocio con la strada della val cantuna, nei pressi di Pieve, continuando poi per mulattiere e sentieri panoramici fino al rifugio Dolomieu punto piu' alto del percorso (10.7 Km - 1500 m). Dal rifugio, si scende per il ripido sentiero dei Carioip, si supera l'omonima casera, si scende nei pressi di Staol de Curac, giungendo al torrente Tesa (13.5 Km - 840 m).
Superato il non agevole guado, si entra nel comune di Chies e risalite alcune pendici boscose, si giunge a localita' Degnona, dalla quale si gode uno spettacolare panorama su tutto l'Alpago. Si prosegue ora per sali-scendi, transitando sopra la grande frana del Tessina, superando nell'ordine, le localita' Moda alta, Roncadin e Casone Crosetta e quindi, superato il guado sul torrente funesia, si risalgono alcune fastidiose rampe, raggiungendo casera Cruden (19.8 Km - 1050 m). Si prosegue in salita raggiungendo casera Fedarole, contornata da faggi secolari, proseguendo per casera Antander, posta su una bella radura e scendendo infine a Pian Formosa dove e' posta una malga adibita ad agriturismo.
A questo punto, una dolce e corribile discesa lungo
sentieri e strade sterrate, ci porta, attraversata localita' Montaceis, al pittoresco pianoro di Caotes(25.7 Km - 850 m). Entrando ora nel comune di Tambre, si risale il bosco delle Fratte, si costeggia una cava, arrivando al Pian dei March e piu'
avanti a localita' Le Code altro stupendo posto panoramico.(27.8 Km - 1150 m). il percorso continua ora per sali-scendi
attraversando prati e pascoli molto ben curati, superando le localita' Sgurlon, Pian delle Beate la splendida via Mazzer, Broz ed entrando infine nel comune di Farra, raggiungendo il paese di Spert (33 Km - 920 m).
Attraversato l'abitato, un tortuoso sentierino, che costeggia il vallone di Spert, ci porta all'imbocco del caratteristico sentiero dei "Ponti Romani" ( 35 Km - 610 m). Costeggiando in salita l'impressionante incisione del torrente si arriva al santuario della Madonna del Runal (37 Km - 750 m). Dalla chiesa si scende per una comoda carareccia, si prosegue per strada asfaltata, e quindi, prima di Pianture, si scende per un ripido sentiero che in breve ci porta a Poiate sul lago di S. Croce ( 38.3 Km - 387 m).
Ci si puo' ora rilassare godendoci il bellissimo sentiero del lago, proseguendo poi lungo la spiaggia di Farra e concludendo la nostra piacevole fatica lungo l'argine del torrente tesa, fino all'arrivo posto presso gli impianti sportivi di Puos.
Edizione 2011
L’albo d’oro comincia dall’arrivo solitario di Scanu
Lunedì 20 Giugno 2011 (dal Gazzettino di Belluno)
È Mario Scanu a inaugurare l'albo d'oro dell'"Alpago Eco marathon", 42,195 km con partenza da Puos e arrivo a Puos. Un tracciato massacrante che toccava Sitran, Paludi, Pieve, il rifugio Dolomieu al Dolada, Degnona, Casera Fedarole, Pian Formosa, Caotes, Le Code, Broz, Spert, Madonna del Runal, Poiate e Farra. Scanu, alpagoto tesserato per il team carnico Aldo Moro Paluzza, è stato profeta in patria, presentandosi tutto solo sulla pista di atletica di Puos e sollevando, nelle ultime decine di metri, la figlia in trionfo. Il suo tempo: 4h07'58".
La seconda piazza è stata appannaggio di Cristiano Campestrin, distanziato di 29", mentre sul terzo gradino del podio è salito Andrea Moretton (4h09'46" il suo riscontro cronometrico). Anche tra le donne il successo è bellunese grazie ad Angela De Poi (pure lei tesserata per l'Aldo Moro) che, in 5h11'42", ha preceduto Monica Penzo (staccata di oltre 11') e Cristina Zantedeschi. Sono stati 225 i partecipanti, provenienti da tutto il Nord Italia e anche dall'Austria.
«Archiviamo una prima edizione positiva - spiega Ivan De Min, del comitato organizzatore - I concorrenti hanno apprezzato il tracciato, tecnico e spettacolare, e questo per noi è un'iniezione di fiducia nel futuro. Un grazie a tutti i 230 volontari che hanno lavorato lungo il percorso». Già fissata, intanto, l'edizione 2012: si correrà domenica 17 giugno. Probabili partenza e arrivo fissati a Farra: l'intenzione, infatti, è quella di proporre una manifestazione itinerante che possa valorizzare la Conca nella sua complessità. |