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Estate 2005 Ripetizioni e relazioni di Amos e Laura
Quella sottile inquietudine che provo ogni volta prima di legarmi è la
stessa delle grandi vie di roccia in montagna.
Un ripido sentiero, da affrontare con cautela, porta in un quarto d'ora
alla base di questa vertiginosa parete dell'altezza di circa 150m: "le
grandi labbra", "il diedro", "i sorci verdi",
"satanasso", ... non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Queste vie presentano difficoltà di sesto settimo grado ed oltre,
aperte da alcuni dei migliori climbers bellunesi.
Secondo me questa parete è l'approccio ideale per affrontare il
settimo grado in montagna; è un buon punto di partenza per testare
le proprie capacità.
Si arrampica in sicurezza; le vie sono state risistemate con degli ottimi
spit, tuttavia, le soste aeree, le cime degli alberi laggiù sempre
più lontane, creano quelle tipiche sensazioni che si provano quando
si arrampica in montagna.
Per una volta siamo accomunati dalle stesse sensazioni con pensieri e paure appesi alle punte delle dita. Ho abbandonato l'arrampicata per molto tempo, poi, un giorno, ho capito
che qualcosa di me si stava perdendo...
Ora sono qua con le mani bianche
e sto guardando quello spit troppo lontano. Non ho molto tempo, in questa
posizione più di tanto non posso resistere, devo andare...
Qualche volta ripenso ai vecchi tempi quando Sandro Neri, Gigi dal Pozzo,
Pino Fontana, Valmassoi, Venturino, ..., mi hanno insegnato a salire su
difficoltà che allora sembravano impossibili.
Un ringraziamento particolare ai climbers locali che hanno provveduto
a riattrezzare in maniera così egregia tutta la parete: mi dicono
che ci sono voluti due anni e mezzo di lavoro !!!
N.B.: Foto, relazioni e schizzi possono essere usati solo per utilizzo personale (arrampicata), non con altre
finalità !!!
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