Considerazioni.
La corda non si impiglia, la parete è
strapiombante, sono appeso come un "salame", la posizione è
scomoda, una caduta non avrà alcun impatto con la roccia: si arriva
direttamente alla base...
In sosta mentre recupero il compagno di cordata guardo la corda che cade
verticale senza mai toccare la parete. In queste situazioni provo sempre
un pò di paura, ripasso mentalmente le manovre da fare, cerco di
capire prossimi passaggi e... non vedo l'ora di ripartire. |
Difficolta da confermare sul terzo tiro
- 14 maggio 2014 - ricevo questa e-mail
Salve Amos,
non ci conosciamo ma ti ringrazio intanto per la precisa relazione della Via dei Veci alla Parete dei Falchi di Soverzene. In secondo luogo vorrei informarti che oggi abbiamo involontariamente disgaggiato un enorme masso all’inizio del terzo tiro: il masso, che sicuramente sarà pesato un centinaio di chili, mi è rimasto in mano appena l’ho caricato con le mani. Mi ero accorto che stava su per miracolo, ma costituiva l’appiglio chiave per superare il tetto gradato 6b e ho sperato stesse su. Non so quale sia ora la difficoltà del passaggio (a mio parere sul 6c o di più, ma non saprei dire anche perché non l’abbiamo fatto in libera) ma credo che si riesca comunque ad arrivare al primo spit e poi ai successivi.
Per quanto riguarda la variante Timillero, è molto bella, ma il passaggio del tetto ci è parso (non siamo dei campioni però!) ostico. Ultimo appunto: l’ultimo tiro della variante segue un diedrino alla destra della sosta, ma direttamente sopra la sosta è stata chiodata una linea alternativa su placca bellissima, ottimamente protetta e con difficoltà a nostro parere di 6b o al minimo 6a+.
Spero di esserti stato d’aiuto,
Gianluca Benedetti
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Six
Seven |
Estate 2005 Ripetizione e relazione di Amos e Laura
Via dei Veci
La via sale al centro della parete a sinistra di un evidentissimo
pilastro staccato. Aperta 40 anni fa' da Timillero e Gianeselli conserva
intatto il suo fascino. Le difficoltà maggiori si concentrano
sul secondo tiro di corda difficilmente ripetibile in arrampicata
libera. Attenzione ai grossi sassi instabili nei primi metri del secondo
tiro. Per il resto l'arrampicata è divertente, mai troppo impegnativa,
alla ricerca costante dei punti deboli della parete.
I tiro: L'attacco si trova al centro della parete a sinistra
di un evidentissimo pilastro staccato. Una larga fessura e circa 30m
di parete leggermente appoggiata. Passaggi divertenti. 6a
II tiro: Qui si concentrano le maggiori difficoltà.
Si prosegue per diedro strapiombante da superare inizialmente con
cautela (alcuni massi possono staccarsi). Man mano che si sale le
difficoltà aumentano notevolmente, si trovano ancora assieme
agli spit i chiodi con anello di fil di ferrro usati provabilmente
dai primi salitori. 6a, A0
III tiro: Si obliqua a sinistra per strapiombo ben
appigliato e quindi su placca più facile. 6b iniziale e quindi
6a
IV tiro: Alla ricerca dei punti deboli della parete
si arriva in un grande antro con una rampa. 6a
V tiro: Si prosegue all'interno della rampa per placca
divertente 6a+(alla fine di questa si può proseguire per la
variante finale)
VI tiro: Le difficoltà diminuiscono decisamente:
passaggi su roccia alternati a passi per traccie di sentiero con la
presenza di qualche spit. 5a
Si prosegue per gradini terrosi e piante (utili fettuccie per assicurasi)
fino a incrociare il sentiero principale che dopo un breve tratto
verrà abbandonato per alberi segnati con punti rossi fino ad
una catena su un albero dove cominciano le doppie (6 con una corda
da 50m)
Variante finale: attacco alla fine del quinto tiro: primo
tiro 6c o A0; secondo tiro 6a
(non abbiamo ancora salito questi tiri). |