Accesso:
Lamosano-Funes-Casone Crosetta. Riferimento: carta topografica TABACCO 012
Forcella Venal (1944m) - Forcella Federola (2068m)
Itinerario 7: Partenza dal Venal di Funes, casone Crosetta -
salita alla forcella Venal - attraversamento da forcella Venal a forcella Federola -
discesa a casera Cruden e arrivo a casone Crosetta per sentiero Alpago natura.
Dislivello 1000m. Tempo 4-5 ore.
Si tratta di un percorso relativamente breve, la salita attraverso la Valle alla
forcella Venal è ben segnalata, non ci sono difficoltà particolari:
un sentiero solo a tratti ripido porta rapidamente in forcella. A prima vista il
percorso verso forcella Federola sembra impossibile, i ripidi pendii erbosi sulla
Val Prescudin sembrano precludere qualsiasi possibilità di attraversamento.
Osservando con più attenzione, si intravedono sia le tracce del sentiero che
i segnavia.
Con prudenza si comincia l'attraversamento che durerà poco meno
di mezz'ora e che alla fin fine si rivelerà molto meno difficoltosa del previsto.
Il sentiero è evidente, gli appoggi per i piedi sono sempre buoni. Arrivati a
forcella Federola comincia la discesa verso casera Cruden; circa a metà percorso
un tratto ripido erboso e spesso bagnato, può creare qualche problema. Attenzione,
ad un certo punto, i segnavia si interrompono per poi riprendere più in basso,
la discesa comunque è sempre evidente. Per il ritorno a casone Crosetta
si segue il sentiero Alpago natura.
Variante: salita al monte Venal.
Da forcella Federola seguire con "fiducia" le creste verso la cima del monte Venal,
il sentiero non è segnato ma, le creste costituiscono un ottimo riferimento.
Non ci sono difficoltà particolari, il percorso si evidenzia man mano che si sale.
Si arriva dopo circa 20 minuti in prossimità di una forcelletta e quindi ad un pendio
erboso che si risale, arrivando in un quarto d'ora, in vetta. Se non avete problemi di tempo
questa variante è senz'altro da prendere in considerazione. Dalla cima del Venal
si gode un panorama stupendo dovunque si volga lo sguardo.
In complesso un'escursione piacevole, mi ero portato una picozza utile in caso di scivolamenti
nell'attraversamento da forcella a forcella, non serve proprio. Probabilmente invece è
importante la scelta del periodo: io sono andato in giugno quando non c'è erba secca,
di conseguenza il rischio di scivolare è notevolmente ridotto. |
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Accesso:
Chies dAlpago-Rifugio Alpago-Pian Formosa. Riferimento: carta topografica TABACCO 0127
Forcella Federola (2068m) - Forcella Antander (1992m)
Itinerario 8: Partenza da Pian Formosa - salita al bivacco Toffolon - attraversamento
da forcella Antander a forcella Federola - discesa a casera Cruden e quindi arrivo a Pian Formosa
attraveso il sentiero Alpago natura. Dislivello 800m. Tempo 4-5 ore.
Anche questo percorso è relativamente breve, la salita non presenta difficoltà
particolari; una volta arrivati al bivacco andiamo in forcella, da qui comincia il tratto più
impegnativo: l'attraversamento. Le "lope" possono creare dei problemi, infatti, se sono
bagnate sono scivolose e qui si attraversa su pendii abbastanza ripidi, in ogni caso comunque
nascondono il sentiero creando qualche incertezza. La discesa verso casera Cruden presenta un tratto
ripido da percorrere con attenzione in caso di terreno bagnato. Attenzione, ad un certo punto, i
segnavia si interrompono per poi riprendere più in basso, la discesa comunque è sempre evidente.
Variante: salita al monte Antander.
Da forcella Antander seguire i segni dell'altavia 7 per forcella Federola, dopo circa un quarto d'ora
si arriva in prossimità del canale principale ben individuabile sia durante la salita al
bivacco Toffolon che durante il traverso, per la presenza di placche verticali ben evidenti che
lo precedono. Il canale erboso, con rocce affioranti, va salito integralmente fino a circa 30 metri
dalla fine dove, è più agevole salire a destra. Si attraversa quindi per circa 20m a
sinistra lungo la cresta tenendosi sul versante Alpago e si perviene ad un breve tratto erboso che
precede la cima.
Il sentiero non è segnato, in caso di scarsa visibilità o di poca
esperienza su salite di questo tipo, è utile mettere qualche ometto come riferimento per
la discesa. Questa salita è caratterizzata da un pendio sempre ripido da non sottovalutare
specialmente in discesa e da un passaggio delicato nel traverso alla fine del canale.
Panorama suggestivo: da una parte la conca dell'Alpago, dall'altra la Val Cellina e tante cime.
Nelle giornate più nitide si distingue molto bene il Campanil di Val Montanaia. |
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