Accesso: Pieve d'Alpago-Plois-Rifugio
Carota-Venal di Montanes. Riferimento: carta topografica TABACCO 012
Col Mat (1980m) - Teverone (2345m)
Itinerario 3: partenza dal Venal di Montanes - salita alla forcella
Lastra - percorso lungo la cresta verso cima Degnona - attraversamento
su tratto pianeggiante alla forcella Bassa del Teverone - discesa per canalone
non segnata e arrivo al Venal di Montanes. Tempo 5-6 ore. Dislivello 1100m circa.
Si tratta di un percorso che ha motivi di interesse non solo sulle creste ma anche su
un tratto di qualche chilometro pianeggiante dove sembra che qualcuno si sia divertito
a scavare profondi buchi e sentieri ondulati nella roccia, si cammina comodamente dentro
questi "corridoi" probabilmente scavati da un antico ghiacciaio.
La discesa dalla forcella Bassa del Teverone lungo un canalone che punta direttamente
al Venal di Montanes è abbastanza agevole, mai eccessivamente pendente e sempre
evidente anche se non segnata.
Questo tracciato è un po' più impegnativo del primo, sulla cresta, talvolta,
la presenza abbondante di mughi, può far perdere il sentiero, ma, il panorama stupendo,
la relativa facilità dello stesso, rendono il percorso piacevole. |
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Accesso:
Pieve d'Alpago-Plois-Rifugio Carota-Venal di Montanes. Riferimento: carta topografica TABACCO 012
Teverone (2345m)
07/07/2012 Monti Alpago: ripristinata la ferrata Costacurta in Teverone
Itinerario 4: partenza dal Venal di Montanes - forcella bassa Teverone - ferrata
Costacurta - monte Fagoreit - discesa al Venal di Funes e ritorno al Venal di Montanes per sentiero
Alpago natura. Tempo 6-7 ore. Dislivello 1000m.
Si tratta di un percorso di grande soddisfazione. La ferrata è stata rimessa a nuovo da poco
tempo ed è in ottime condizioni. In certi posti l'esposizione è davvero notevole, in
certi altri bisogna usare bene i piedi in appoggio, per non affaticare troppo le braccia. Si può
percorrerla in assoluta sicurezza con un minimo di attrezzatura alpinistica. Interessante in questo
itinerario è anche il ritorno: si passa proprio al di sopra della impressionante frana di S. Martino.
Alla fine di novembre mi trovo sulla nord del Teverone: sulla ferrata Costacurta. Non c'erano particolari problemi,
a parte un freddo pungente, il tempo era buono, la visibilità ottima. Tuttavia il fatto di essere
solo e senza neppure un moschettone nello zaino mi suscitava una certa inquietudine. L'uscita dalla
ferrata non era evidente, nei posti più impegnativi nonostante il freddo dovevo togliere i
guanti per una presa più sicura, c'era troppo silenzio.... Devo ammettere che ho provato una certa
soddisfazione quando ho realizzato che ero sul diedro finale e quando finalmente ho visto il sole sul monte Fagoreit. |
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