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Nome Salita: Via Fante di Cuori
Regione: Veneto
Zona: Piccolo Lagazuoi - Passo Falzarego 2109m
Partenza da: Passo Falzarego (parcheggio funivia)
Sviluppo: circa 250m
Salita a: Sud-Ovest
Discesa: per cengia Martini
Difficoltà max: 6c+ due passi in A0
Informazioni: relazione dal sito Dolomiti SkiRock.com
"Non cerco un re di denari io cerco un fante di cuori..." Mentre salivo canticchiavo questa simpatica canzone di tanti anni fa. Arrivato alla terza lunghezza ho smesso bruscamente di cantare, le difficoltà di questo lungo e impegnativo tiro imponevano una ben diversa concentrazione...
Fante di Cuori è una bellisima via sportiva: roccia sempre stupenda, difficoltà sotenute, protezioni impeccabili lungo i tiri, catene sulle soste. Placche verticali con piccole tacche e buchi, fessura strapiombante ben appigliata ma spesso bagnata, strapiombi... Ho l'impressione che anche i climbers più allenati dovranno faticare per la libera a vista.
Al rientro sulla cengia Martini ho ripreso con la mia canzone: "Non cerco un re di denari ..."
Ripetizione e Foto di: Amos e Venzo
Via "Fante di Cuori" di Mario Dibona Moro e Michele Barbiero
Tiri 8 - 6c+ max con due passaggi A0 - passaggi obbligati di 6b - i tratti più difficili si possono azzerare
Attacco: Dal Passo Falzarego in corrispondenza del parcheggio della funivia del Lagazuoi si sale a destra per sentiero e poi, osservando con attenzione la foto a pié pagina, si punta direttamente alla parete.
In circa 30 min si arriva all'attacco che si trova in corrispondenza di una fessura. A circa 4/5m è visibile spit con cordino, il nome della Via è stato cancellato (vedi foto).
Materiali: Due corde da 60m, 12/13 rinvii, un paio di friends medio piccoli non indispensabili.
Considerazioni: Come già detto, Fante di Cuori è una difficile Via sportiva ottimamente protetta su roccia stupenda. Di seguito la relazione scaricata dal sito Dolomiti SkiRock.com
L1 38m 6a Salire la rampa a destra fino ad un grosso masso incastrato, da qui con delicato traverso a sinistra prima e superando una fessurina in verticale dopo, si arriva in sosta.
L2 20m 6a+ Superare lo strapiombino subito sopra alla sosta e poi leggermente a sinistra per roccia lavorata fino alla sosta.
L3 35m 6c Subito sopra la sosta per buchi e tacche fino ad uno strapiombino grigio che si supera direttamente con un passaggio atletico, poi leggermente a destra e quindi salire seguendo la sequenza di appigli fino alla sosta che si raggiunge dopo aver superato un diedrino giallo.
L4 20m 6b+ Dalla sosta traversare a destra 5 metri su buone prese fino a raggiungere una fessura strapiombante che si sale uscendo, con un movimento delicato, a destra alla sosta proprio nella riga nera.
L5 28m 6c e due passi A0 A sinistra della sosta alzarsi ed entrare in una difficile placca gialla che si sale su piccole tacche fino a dove le difficoltà calano leggermente e conducono alla sosta.
L6 30m 6c+ Salire fino ad uno strapiombo nero che si supera direttamente per poi continuare fino alla sosta.
L7 30m 6b Salire per un diedrino e poi per placche a destra di una profonda fessura fino alla sosta.
L8 35m 4a Dalla sosta salire un po’ e poi aggirare sulla destra uno spigolo e proseguire fino alla sosta posta su un grande masso sulla cengia Martini.
Discesa: Lungo la cengia Martini
Note:
a) Come detto, il nome della Via è stato cancellato. L'attacco resta comunque evidente.
b) Parte del quarto tiro su fessura strapiombante e successiva sosta su riga nera possono essere bagnati, con un po' di attenzione si passa comunque.
c) usciti dalla Via, dopo L8, abbiamo proseguito per altri 50 metri verso l'alto in direzione di grossi massi (I°, II°, sfasciumi) poi, per tracce di passaggio, abbiamo proseguito a destra fino fino alla cengia Martini.
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