Pareti del Sarca - Piccolo Dain: Via Pilastro Massud
Nome Salita: Via "Pilastro Massud"
Regione: Trentino
Zona: Sarche (Arco)
Partenza da: Sarche
Salita: Sud-Est
Discesa: per ferrata R. Pisetta
Difficoltà max: 6c (obbligatorio 6a/b)
Sviluppo: circa 250m
Informazioni: Guida Pareti del Sarca di Diego Filippi
Gran caldo! Due litri d'acqua al seguito hanno comunque permesso di compiere questa scalata con soddisfazione. La bella roccia, l'arrampicata su placche, diedri, fessure e, non il ultima, la bella vista sul lago di Toblino, hanno fatto il resto. La giornata è passata velocemente.
Val la pena nominare anche la verticalità della ferrata Pisetta usata in discesa per il rientro. Non servono scarpe da arrampicata, bastano quelle usate per l'avvicinamento; i piedi, specialmente con il caldo, hanno già dato durante la salita!
E' importante invece assicurarsi al cavo: la troppa sicurezza può essere fatale...
Ripetizione e foto di: Amos e Laura Via "Pilastro Massud" di R. Galvagni-D.Filippi nov. dic. 2003
Tiri 8 - difficoltà max 6c (obbligatorio 6a/b)
Accesso Giunti al paese di Sarche prendere il sentiero per la ferrata "R. Pisetta" (si può parcheggiare in corrispondenza del bocciodromo, una caratteristica costruzione con il tetto a volta). Dopo circa 30m, al primo bivio, girare a sinistra e, alle successive diramazioni, scegliere le tracce che portano in prossimità della parete. Si arriva ad un bivio (Bivio per Ranzo). Da qui a destra fino ad incontrare sulla sx una traccia con bolli rossi che conduce ad una prima corda fissa. Superata la prima corda fissa subito a destra per tracce di passaggio. Non si sbaglia più, ora il sentiero è più evidente. Si incontra una seconda corda fissa e in breve si è all'attacco della Via (nome alla base e spit visibili). Vedi foto 01 e foto02. Circa 45 min.
Materiali 12 rinvii, cordini per le soste.
Considerazioni:
La relazione che pubblico (foto02) è presa dal sito www.scuolagraffer.it. In essa ci sono delle imperfezioni, successivamente corrette nella guida Pareti del Sarca: L5 non è una fessura articolata ma un diedro fessura, il passo di A0 su L3 se fatto in libera è di 6c.
L1 La partenza non è facilissima. Se fatta in libera, non è facile neppure la parte finale su placca levigata !
L3 Se non ricordo male, verso la fine di questa lunghezza, si incontrano due alberi con cordoni. La sosta si trova qualche metro sopra.
L4, L5 Queste due lunghezze, forse un po' faticose, si possono unire evitando così l'unica sosta scomoda.
Sono circa 40m in tutto, con dodici rinvii a disposizione bisogna fare qualche riporto.
L7 Attenzione al camino! Non è protetto, il primo spit si trova quando ormai le difficoltà sono finite.
Discesa La sosta di L8 (ultimo tiro) si fa su un cavo della ferrata R. Pisetta. Da qui, comincia la discesa che, in circa 1 ora, riporta alla macchina. Come detto, la ferrata non è facile, ha dei tratti verticali dove è indispensabile assicurarsi.
Note:
a) La foto 01 del tracciato non è indispensabile, una volta individuato l'attacco basta guardare lo schizzo e seguire gli spit.
b) In generale, i gradi non sono regalati, talvolta anche il 5c può risultare impegnativo
c) La roccia, in generale è da buona a ottima, tranne che su L4, dove il diedro presenta qualche passo sul friabile.
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