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Gruppo del Sella - Mur del Pissadù
Via Seppellite il mio cuore a Wounded Knee

Nome Salita: Seppellite il mio cuore a Wounded Knee
Regione: Trentino Alto Adige
Zona: Gruppo del Sella - Mur del Pissadù
Partenza da: Ampio parcheggio
qualche tornante sotto il passo gardena
Sviluppo: circa 550m
Salita a: Est
Discesa: per Val Mezdì o per Val Setus
Difficoltà max: 6°+/7°-
Informazioni: da Roly Galvagni autore della Via

Dopo Ruben Gonzales, non poteva mancare Wounded Knee... ancora una Via nuova.
Questa volta, sono 550 metri per lo più di placche compatte ben protette da superare con arrampicata elegante, di movimento e mai faticosa.
La roccia è sempre sana e compatta ad esclusione di qualche breve tratto negli ultimi due tiri.
Un "Vione" che sale la bella parete Orientale del Pissadù.
Attenzione, le protezioni, spit lungo i tiri e sulle soste, non rendono questa Via meno impegnativa.
Wounded Knee richiede anche la capacità di muoversi per qualche metro su terreno friabile esposto (ultimo tiro).
E infine.. non mi resta che ringraziare gli apritori per la bellissima salita!


"Via Seppellite il mio cuore a Wounded Knee"
Aperta da Roly Galvagni, Diego Filippi, Luca Pilati nel mese di luglio-agosto 2012.

Tiri 11 - Difficoltà max: un paio di metri di 6°+/7- nel sesto tiro. Prevalentemente 4°, 5° e 6°. Vedi anche foto relazione a pié pagina.
Arrampicata tecnica di movimento, impegnativa e divertente ma mai faticosa.

Accesso: Da Corvara salire verso il passo Gardena fino all'ampio parcheggio per la Val Setus, il rifugio Pissadù e la ferrata Tridentina (Pissadù).
Risalire ora per sentiero verso la Val Setus fino ad una biforcazione dove si prosegue a sinistra per la Val Mezdì (sentiereo 29 A). Si continua sotto le imponenti pareti del Pissadù. Arrivati in prossimità della Val Mezdì, si abbandona il sentiero e si sale per breve tratto raggiungendo così il versante est. Ora, foto alla mano, si sale verso un evidente colatoio dove attacca la Via.
Si sale nel colatoio per una quarantina di metri (2°/3°) fino ad intravedere alto sulla sinistra un cordino azzurro su spit. Circa 1 ora

Materiali: 12 rinvii e cordini per allungare le protezioni (spit da 10 e qualche chiodo), un paio di friends medi non indispensabili.

Relazione: foto a pié pagina con tracciato e relazione di Roly Galvagni autore della Via.

Note:
- Via a spit di stampo alpinistico: nei tiri più facili le protezioni non sono ravvicinate
- il primo tiro su colatoio può essere bagnato, le difficoltà sono comunque basse (2°/3°)
- nella salita seguire con attenzione la relazione a pié pagina, non si sbaglia
- dove necessario allungare le protezioni, i tiri sono lunghi
- l'arrampicata, data la buona qualità della roccia e delle protezioni, è divertente e di grande soddisfazione
- sull' ultimo tiro prestare attenzione, aggirato il gendarme, si è costretti a progredire per qualche metro su roccia friabile, sono stato a dx dello spigolo, forse a sx la roccia è migliore.

Discesa Due possibilità:
- risalire per prati e obliquare a sinistra fino ad imboccare il sentiero che porta alla Val Mezdì quindi rientrare verso la Val Setus per il sentiero di andata. Circa 2ore
- risalire per prati e obliquare a destra fino al rifugio, da qui scendere per la Val Setus.
Circa 2 ore.