29 aprile 2007 - TROFEO MEZZALAMA

UFFICIO STAMPA MARIO FACCHINI
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comunicato stampa del 29 Aprile 2007
TEAM VALTELLINA “OVER THE TOP” E DONNE COME MISSILI
AL FANTASTICO TROFEO MEZZALAMA SUL MONTE ROSA
- Lo scialpinismo celebra una giornata indimenticabile
- Vincono Giacomelli, Pellissier e Troillet
- Tra le donne record polverizzato da Martinelli, Pedranzini e Pellissier
- In migliaia sul percorso per ammirare gli ironmen dello ski alp
È difficile raccontare tutto quello che è successo oggi sul Monte Rosa, in una “azzurra” Valle d’Aosta. Un Monte Rosa preso d’assalto da migliaia di appassionati di scialpinismo saliti prima dell’alba per ammirare e sostenere i quasi 800 partecipanti al 16° Trofeo Mezzalama.
Una gara emozionante e affascinante lungo tutti i 45 chilometri di un percorso fantastico, prima sovrastato dal Cervino, quindi dal Breithorn e poi dal Lyskamm.
Una gara che non ha tradito le aspettative e dipinta di “azzurro” fin dalle prime battute, dopo il via da Cervinia (ore 5.30). I francesi, come era logico, hanno tentato di alzare il ritmo per scremare il gruppone, ma sono caduti nella loro stessa trappola. Al primo controllo del Breithorn Perrier, Gachet e Blanc avevano una manciata di secondi di vantaggio su Giacomelli, Pellissier e Troillet, ma già al Passo di Verra la pattuglia italo-elvetica aveva in tasca un vantaggio di 1’ che sul Castore, dopo un tratto alpinistico e col passaggio in cresta con i ramponi calzati, era lievitato a oltre 3’. Fin dall’inizio era chiaro che erano le due squadre di testa a potersi contendere il successo, tant’è che alle loro spalle gli alpini del CS Esercito Reichegger, Brunod e Trento erano ben staccati, insidiati anche dalla squadra dell’SC Cervino con Sbalbi, Seletto e Riz. Per tutti gli altri, i distacchi in minuti già sul Castore si contavano a due mani.
Dietro si assisteva all‘affascinante arrancare di un serpentone multicolore che galleggiava su una mare bianco, baciato dai primi raggi di sole.
E nella pancia del gruppone si facevano subito largo anche le azzurre con Francesca Martinelli che dettava il ritmo alle compagne di cordata, la valdostana Gloriana Pellissier e la compagna di colori (Valtellina) Roberta Pedranzini. Un ritmo ben cadenzato che non è mai calato. Le francesi Favre, Bourillon e Lathuraz non le hanno mai impensierite.
In testa alla gara, con gli sguardi che spaziavano sugli splendidi ghiacciai del Rosa, il Team Valtellina di Giacomelli, Pellissier e Troillet macinava i secondi in salita ed in discesa, i francesi si erano già arresi a metà gara, nel senso che non sono mai riusciti a ribattere all’attacco dei leaders.
I tre bulldozer di testa non hanno mai smesso di attaccare neppure quando le lingue di neve si infilavano tra i sassi. Dopo il rifugio Mantova, quando era ora di togliersi gli sci, i francesi erano già attardati di oltre 8’, un’eternità, scandita da un pubblico incredibilmente folto lungo il tracciato, grazie anche alla bella e tiepida giornata.
Una ventina di minuti, in conclusione, da percorrere di corsa con gli sci sullo zaino e poi l’entrata trionfale a Gressoney, con i tre che si sono meritati gli applausi del pubblico. 4h22’11” di gara per gustarsi il successo del Mezzalama, una vittoria che pesa quanto …un mondiale, perché il Mezzalama è la gara che fa la differenza.
Oltre 10 i minuti che hanno pagato i francesi, apparsi alla fine molto provati. Concreto il recupero nel finale del terzetto dell’Esercito, che in discesa ha dato fondo a tutte le energie disponibili e così Reichegger, Brunod e Trento hanno fatto un bel balzo sul podio togliendo l’illusione a Seletto, Sbalbi e Riz che sono finiti quarti davanti alla squadra FISI composta da Boscacci, Murada e Mezzanotte.
Gara da autentici “missili” quella delle tre ragazze, che non si sono accontentate di vincere con 47’sulle francesi, ma hanno addirittura polverizzato il record femminile col tempo di 5h37’46” ovvero ben 26’59” in meno del precedente primato.
Bella prestazione di Renato Pasini, fondista medaglia d’oro ai mondiali di Sapporo, classificatosi 17° in squadra (Forestale) con Maurizio Pozzi e Luciano Fontana.
Un fantastico “Mezzalama”, insomma, con i complimenti di tutti i partecipanti. E il Trofeo Mezzalama scrive un’altra epica pagina di sport.

Info: www.trofeomezzalama.org

CLASSIFICA MEZZALAMA

Maschile
1) Giacomelli Guido, Pellissier Jean, Troillet Florent (Team Valtellina) 4.22.41; 2) Perrier Florent, Gachet Gregory, Blanc Patrick (Equipe de France) 4.33.20; 3) Reichegger Manfred, Brunod Dennis, Trento Denis (Centro Sportivo Esercito 1) 4.39.09; 4) Seletto Alain, Sbalbi Tony, Riz Martin (S.C. Cervino Valtournenche 5) 4.48.34; 5) Boscacci Graziano, Murada Ivan, Mezzanotte Mirco (FISI) 4.49.25; 6) Pedrini Daniele, Holzknecht Lorenzo, Coletti Mattia (S.C. Alta Valtellina) 4.52.16; 7) Bonnel Lionel, Anselmet Fabien, Baud Sebastien (CAF Excellence 1) 4.53.07; 8) Rey Alain, Ecoeur Yannick, Farquet Ernest (Swiss Team 1- Garde Frontière) 4.54.04; 9) Moriondo Paolo, Fazio Alberto, Fazio Fulvio (Valtartano Garessio) 4.57.02; 10) Christille Aldo, Christille Carlo, Giovanetto Nadir (S.C. Brusson 1) 5.03.16.

Femminile:
1) Pellissier Gloriana, Pedranzini Roberta, Martinelli Francesca (FISI) 5.37.46; 2) Favre Corinne, Bourillon Natalie, Lathuraz Véronique (Equipe de France) 6.25.01; 3) Grassl Judith, Koch Stefanie, Treimer Silvia (Deutscher Alpenverein) 6.28.13

Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower
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comunicato stampa del 27 Aprile 2007
Da Cervinia a Gressoney attraverso i ghiacciai
Il “Mezzalama” rilancia la sfida dello scialpinismo
- La prima edizione nel 1933, domenica la 16.a
- Oggi ha nevicato in quota, ma domenica è previsto bel tempo
- Confermati 780 atleti al via
28 maggio 1933 la prima edizione, domenica 29 aprile 2007 la 16.a del Trofeo Mezzalama, l’inimitabile sfida sulle nevi valdostane del Monte Rosa nata per ricordare il pioniere dello scialpinismo Ottorino Mezzalama, scomparso nel 1931 sotto una valanga.
Il 3 maggio ’97, dopo quasi vent’anni di interruzione, Adriano Favre e la Fondazione Mezzalama riportano in vita la gara di scialpinismo più alta delle Alpi, ma anche la più amata.
La “grande maratona bianca” aveva avuto due vite: una negli anni Trenta (6 edizioni), una negli anni Settanta (quattro edizioni). Quella di domenica sarà la sesta del Mezzalama moderno, quello che ha allungato il percorso classico che correva dal Colle del Teodulo al Lago Gabiet.
Dal 1997, e così sarà domenica, rispettata la formula della gara di pattuglie composte da tre atleti, il Trofeo Mezzalama prende il via da Breuil-Cervinia salendo verso Plateau Rosa e il Colle del Breithorn, sede del primo “cancello”. Prosegue poi in direzione della vetta del Castore (4.226 m.) - la quota top della gara – quindi, superati i ghiacciai che coronano la testata della Val d’Ayas e doppiato il Naso del Lyskamm, i concorrenti scendono lungo l’alta Valle del Lys fino al traguardo di Gressoney-La Trinité.
Il miglior tempo per coprire i 45 km del percorso, ma soprattutto i 2.862 metri di dislivello in salita ed i 3.145 metri in discesa, è quello di 4h18’47” fatto segnare da Bross, Blanc e Giacomelli nel 2005 (la gara è biennale), ma uno scialpinista medio impiegherebbe forse addirittura 2 giorni.
Il livello di preparazione dei concorrenti negli ultimi anni è cresciuto notevolmente, in ogni caso per partecipare alla gara occorre dimostrare di possedere capacità oltre la media. Quest’anno al primo esame degli organizzatori ne sono passati 780, il secondo esame sarà quello del cancello orario sul colle del Breithorn che chiuderà dopo 2h30’ dal via. Una scelta impopolare che, impietosa, “boccia” i meno allenati, ma se si vuole poi affrontare le successive difficoltà questo è un primo scoglio.
Il Trofeo Mezzalama, insomma, è una sfida continua, passo dopo passo, con l’ulteriore difficoltà data dall’altitudine.
Oggi in quota ha nevicato, una leggera spruzzata che ha rallentato i lavori di approntamento del tracciato da parte delle guide alpine, ma per domenica le previsioni riconfermano le indicazioni dei giorni scorsi, sarà bel tempo.
Domani dalle 10.00 alle 18.00 a Cervinia ci sarà l’accredito delle squadre e soprattutto il controllo e la punzonatura dei materiali. Gli organizzatori sono inflessibili. Oltre all’attrezzatura tecnica adeguata, ogni concorrente deve dotarsi di ramponi regolamentari con almeno 10 punte, imbracatura, moschettoni, 2 longes, ma soprattutto l’apparecchio ARVA che andrà indossato a contatto del corpo, una pala, una sonda, e nello zaino (min. 20 litri) ci devono essere indumenti di ricambio (2 strati), teli e tanti altri particolari. La squadra dovrà procedere legata da una corda di 20 metri ed avere con sè anche la piccozza.
Il Trofeo Mezzalama si corre all’insegna della sicurezza, ed anche per questo c’è un riconoscimento particolare, “The North Face Challenge” che premia gli atleti più rispettosi della montagna e delle sue regole.
Di pronostici nessuno vuole parlare, magari per scaramanzia ma anche perché effettivamente il Trofeo Mezzalama è un’incognita fino alla fine.
Gli italiani partono convinti di fare bene, ma francesi e svizzeri sono atleti coriacei e cercano la rivincita della Coppa del Mondo. I nostri Brunod e Reichegger e le due valtellinesi Pedranzini e Martinelli hanno conquistato il titolo a coppie, Brunod e la Pedranzini la Coppa individuale davanti a Reichegger e Gloriana Pellissier.

Info: www.trofeomezzalama.org

Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower


comunicato stampa del 25 Aprile 2007
LE PREVISIONI METEO SONO CONFORTANTI
DOMENICA TUTTO OK PER IL TROFEO MEZZALAMA
-Luca Mercalli tranquillizza, ma occhio alle temperature in quota
-Domani Favre e le guide verificheranno il tracciato
-Finale di corsa e qualcuno con le scarpette
-Rinaldo Barrel, 52 anni: guai se mi passano le donne!
Quattro giorni al via. Il 16° Trofeo Mezzalama, la star delle gare di scialpinismo mondiali, domenica terrà desto l’interesse di tantissimi appassionati, non solo dei 780 ammessi al via da un severo regolamento che, in virtù del rispetto della sicurezza in montagna, richiede comprovate capacità. Saranno tantissime anche le persone ai bordi del tracciato, lo ricordiamo in tutti i suoi “numeri”, 45 km di lunghezza, 2.862 metri di dislivello in salita, 3.145 m. di dislivello in discesa, 4.226 m. il punto più alto a Punta Castore e 4h18’47” il tempo record da battere.
Per tutti, a questo punto, l’interesse maggiore è rivolto alla situazione del tempo che negli anni è stato uno dei più temuti avversari dei partecipanti, ma anche degli organizzatori.
Correre sul filo dei 4.000 metri di quota ed anche oltre, sul confine tra Italia e Svizzera, è sempre “rischioso” dal punto di vista meteorologico, nel senso che il tempo è mutevole.
Oggi Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana e persona molto vicina agli organizzatori della Fondazione Mezzalama, ha aggiornato le previsioni che sono cliccatissime sul sito ufficiale www.trofeomezzalama.org.
Nel fine settimana la regione alpina si troverà sotto l'influenza di un campo di alta pressione sull'Europa centrale, che garantirà condizioni di tempo in prevalenza soleggiato, con delle lievi infiltrazioni di aria più fresca da nord-est in quota che manterranno una modesta instabilità pomeridiana.
Domenica mattina generalmente il tempo sulla Valle d’Aosta sarà ben soleggiato, con al più poche nubi sparse; sviluppo di annuvolamenti cumuliformi più imponenti dalla tarda mattinata, con rischio di qualche rovescio nel pomeriggio, più probabile sulla zona del Rosa.
Zero termico intorno a 2500 metri all'alba, intorno a 3300 metri nelle ore più calde.
Venti deboli orientali: tra la notte e il mattino < 10-15 km/h sotto i 3000 m; intorno a 10-15 km/h tra 3000 e 4000 metri; possibili raffiche oltre i 20 km/h solo oltre i 4000 metri. Dal pomeriggio venti in ulteriore attenuazione in quota, ma brezze sostenute nei fondovalle.
Condizioni davvero confortanti, anche per gli organizzatori che si avvicinano alla fatidica data del 29 aprile con l’animo tranquillo.
Quest’anno dunque non ci saranno le preoccupazioni del 2005, quando la gara si disputò solo per una pausa del vento forte. Luca Mercalli ricorda bene quella giornata: “Nel 2005 la situazione meteo era molto più complessa e agitata. La previsione era sostanzialmente corretta, ma i modelli matematici davano una caduta del vento genericamente attesa per la mattina: non è possibile arrivare a dettagli più spinti, soprattutto in alta montagna. Passammo la notte insonne, davanti al computer, mentre a Cervinia pioveva a dirotto…poi, dopo un opportuno posticipo della partenza, ecco all’alba le prime schiarite seguite da una giornata stupenda”. Una giornata che ci ha regalato il record di Bross, Blanc e Giacomelli che vinsero con il tempo di 4h18’47”.
In quanto a record quest’anno, oltre all’incredibile numero di squadre iscritte, ben 260, va evidenziata la partecipazione di Rinaldo Barrel, il 52.enne valdostano di Torgnon che ha corso tutte le edizioni del Mezzalama moderno, quello che è rinato grazie ad Adriano Favre nel 1997.
“Tutta un’altra cosa allora – afferma il valdostano - l’attrezzatura non era così sofisticata, non c’era la preparazione di oggi. Allora ho sofferto molto la quota con un mal di testa che mi rompeva le tempie, però ho tenuto duro. Adesso mi alleno fin da ottobre, vado due volte la settimana in quota e punto ad arrivare a Gressoney”. I ricordi del Mezzalama sono tanti, uno però gli sovviene più di altri, l’edizione del 2001 quando con i suoi compagni fece gran parte della gara con la squadra femminile che poi vinse, ovvero Gloriana Pellissier, Arianna Follis, Alexia Zuberer. “Oggi le donne vanno forte, e quando, …e se, mi sorpasseranno mi dispiacerà, ma ricordiamoci che ho 52 anni!”. Barrel sarà in gara con la guida di Cervinia Walter Cazzanelli e con Danilo Mus.
Domani Adriano Favre, con le guide di Valtournenche, della Val d’Ayas, della Valle di Gressoney e di Alagna Valsesia, effettuerà una nuova ricognizione sul percorso e deciderà anche il tratto della discesa finale da correre a piedi, con gli sci sullo zaino. Molti, probabilmente, finita la neve calzeranno le scarpe da ginnastica e con gli scarponi nello zaino si lanceranno di corsa verso il traguardo di Gressoney La Trinité. Sono circa 700 metri di dislivello, vale a dire dai 20 ai 30 minuti di corsa, ma da affrontare dopo 4 ore di fatica con gli sci.


Info: www.trofeomezzalama.org

Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower

comunicato stampa del 24 Aprile 2007
IL “MEZZALAMA” È ANCHE PER “IRON-WOMEN”
SARÁ ORO PER MARTINELLI, PEDRANZINI E PELLISSIER?
- Le tre azzurre promettono il podio
- Saranno ben 48 le donne al via da Cervinia
- Il meteorologo Luca Mercalli prevede una bella domenica
- Sul percorso già in tanti a “provare”
La “febbre” del Trofeo Mezzalama di domenica prossima sta crescendo di giorno in giorno. Le linee telefoniche degli organizzatori sono roventi, e sul percorso sono sempre di più gli scialpinisti, non necessariamente partecipanti alla gara, che provano il tracciato.
“Quest’anno è fantastico – esordisce il direttore di gara Adriano Favre – la neve in quota c’è, non c’è ghiaccio, peccato solo che nel tratto finale la neve sia sparita, ma nello scialpinismo capita spesso di dover fare un tratto di corsa”. La partenza da Breuil Cervinia avverrà come di consueto con gli sci ai piedi, per l’arrivo a Gressoney La Trinité questi verranno agganciati allo zaino.
Nel frattempo sono assidue le richieste di informazioni sulle condizioni del tempo di questo fine settimana. Gli organizzatori della Fondazione Mezzalama hanno un partner prezioso che fornisce utili indicazioni. È Luca Mercalli, torinese, 41 anni, presidente della Società Meteorologica Italiana e fondatore dell’autorevole rivista Nimbus, un’autentica colonna del moderno Mezzalama: è famoso per essere l’esperto meteo del programma di Rai 3 Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio. “Non dovremmo avere grandi sorprese – afferma Mercalli - l’anticiclone resiste sull’Europa centrale e sul Mediterraneo, sbarrando il passo alle perturbazioni. Per ora, pur in assenza di dettagli che saranno disponibili venerdì, si può pensare ad una giornata piuttosto soleggiata, con poco vento e temperature al di sopra della media. Una continuazione di questa anomalia climatica che da ottobre propone un tempo troppo caldo e asciutto, ma almeno in quella giornata ci farà piacere se si mantiene!”
Ma Adriano Favre non nasconde che qualche piccola “spolverata” in quota ci potrà essere, sullo spartiacque Italia-Svizzera.
Il Trofeo Mezzalama con i suoi 780 partecipanti, ovvero 260 pattuglie, nonostante sia una gara per autentici iron-men, vede anche le donne protagoniste. Questa volta le “iron-women” sono 48 e mai come quest’anno la gara “in rosa” appare molto combattuta. In primo piano però c’è una squadra tutta azzurra e inusuale, anche se un primo tentativo di gareggiare insieme Gloriana Pellissier, Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini l’hanno fatto lo scorso anno alla Patrouille des Glaciers.
La valdostana e le due valtellinesi sono determinate: “Inutile nasconderlo – dice Roberta Pedranzini, fresca vincitrice della Coppa del Mondo – partiamo con l’intento di vincere”. “Sì - aggiunge Francesca Martinelli che con la Pedranzini ha vinto la CdM team – ma il Mezzalama è una gara speciale, ci sono tante componenti, non ultimo il fatto di gareggiare in quota. Io ad esempio soffro molto l’altitudine – continua la valtellinese – così come soffro la parte finale di corsa. Proprio non è il mio forte”.
E Francesca Martinelli sarà la “capo cordata” alla quale saranno legate la Pellissier e la Pedranzini. “Io amo stare davanti – afferma Francesca – anche se è una bella responsabilità. Mi piace dare il ritmo e lo faccio sempre quando corro con Roberta.” Le tre ragazze d’oro italiane (insieme hanno vinto anche il mondiale a staffetta) sono, più o meno, allo stesso livello. Gloriana è la campionessa uscente della CdM, battuta dalla Pedranzini. Possono davvero far bene. La scorsa settimana hanno effettuato una simulazione sul percorso del Mezzalama, ma la Pellissier ha dovuto abbandonare il “ritiro” per una indisposizione, tosse, ma di gola e raffreddore l’hanno costretta a letto. Roberta e Francesca vivono questi giorni di attesa con lunghe passeggiate a Bormio, qualche sciata ma senza patemi. “Siamo proprio tranquille – dicono in coro – anche se a fine stagione siamo un po’ stanche. Ma se non succederà nulla di imprevisto saremo lì a lottare per la vittoria”. Le più pericolose sono le francesi Favre, Bourillon e Lathuraz, ma per domenica a Gressoney sono già pronti l’inno di Mameli e la bandiera tricolore da issare sul pennone del podio.

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Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower

comunicato stampa del 23 Aprile 2007
TROFEO MEZZALAMA, UNA SFIDA INFINITA
BRUNOD, REICHEGGER e TRENTO “SOGNANO”
- Pronostici difficili per la mitica gara valdostana
- Domenica 29 partenza prima del levar del sole
- In gara 780 atleti, gli italiani puntano al podio
- La prima edizione nel 1933 vinta dalle guide di Valtournenche
Lo zero termico nei prossimi giorni, in Valle d’Aosta, si attesterà a 3.000 metri. Gli esperti del meteo, con le dovute precauzioni, danno per il prossimo fine settimana incoraggianti condizioni, ma c’è anche la possibilità di qualche temporale che in alta quota potrebbe tramutarsi in neve.
Domenica 29 aprile è una data cardine per lo scialpinismo mondiale, con l’appuntamento clou di una stagione intensa pur in un’annata in cui la neve non è certo caduta in abbondanza. Nessun problema per il Trofeo Mezzalama, la gara “culto” degli scialpinisti di un tempo ma anche di quelli moderni. Un evento, insomma, che ha saputo coniugare gli interessi di tantissima gente e che si è evoluto nei tempi.
La storia ci porta al lontano 23 febbraio 1931 quando sotto una valanga nelle Alpi Breonie presso Vipiteno (BZ) muore Ottorino Mezzalama, pioniere dello scialpinismo: è l’antefatto che innesca la storia della “maratona bianca” sui ghiacciai del Monte Rosa. Il 28 maggio 1933 per ricordare gli ideali sportivi di Mezzalama, i compagni del Club Alpino Accademico Italiano, del CAI Torino e dello Ski Club Torino organizzano sul Monte Rosa una gara di scialpinismo “estrema”, al livello del “sesto grado”, allora considerato il limite delle difficoltà alpinistiche. Al via, al Colle del Teodulo, ci sono 14 cordate da tre elementi, tra cui una svizzera ed una tedesca. La gara per il maltempo si conclude alla Capanna Sella, a metà percorso, e vincono le guide di Valtournenche (Luigi Carrel, Antonio Gaspard, Pietro Maquignaz), battendo “in volata” i colleghi di Zermatt. Ma il primo “Mezzalama” completo, vinto in 4 ore 30’ e 11” dai minatori di La Thuile, si corre il 19 maggio 1934 sul percorso Colle del Teodulo - Alpe Rika a monte di Gressoney.

In tutto sono state disputate 15 edizioni, ma dal 1997 si corre il Mezzalama moderno, una gara riportata allo splendore di un tempo dalla Fondazione Mezzalama e dal suo nuovo “padre” Adriano Favre.
Quella di quest’anno è l’edizione del record, 260 pattuglie, vale a dire 780 atleti in “cordata” per tre. In gara scialpinisti di 14 nazioni, tutti i migliori al mondo. Vincere il “Mezzalama” è come vincere la maratona di New York per un podista.

I pronostici per il Trofeo Mezzalama sono difficili. Troppe variabili in gioco. Quest’anno i colori azzurri hanno sventolato alto sul podio della Coppa del Mondo, logico dunque aspettarsi dai “nostri” un Mezzalama speciale. Manfred Reichegger però “raffredda” subito gli animi: “Io credo che possiamo ambire al quarto posto, sarebbe un grosso risultato. Guardate sulla carta, i francesi Gachet, Perrier e Blanc partono con la vittoria in tasca, poi non dimentichiamoci di Giacomelli, Pellissier e Troillet e inoltre ci sono gli svizzeri. Al Mezzalama può succedere di tutto. La fatica è immane, la quota può giocare brutti scherzi e sia io che Brunod soffriamo molto. Qui si corre sul filo dei 4.000 metri e spesso lo si supera. Ci sono insidie ovunque. Noi abbiamo avuto sempre poca fortuna in questa gara mitica, arrivare è un grande risultato, vicino al podio per noi sarebbe una vittoria”.
Non sappiamo se sono frasi scaramantiche. Dennis Brunod è ancora più pacato: “Il nostro obbiettivo è arrivare nei cinque… diciamo anche nei tre, ma il Mezzalama non regala niente a nessuno. Noi tre dell’Esercito siamo una bella squadra omogenea, Manfred va forte nei tratti alpinistici e nei cambi, Trento è come Manfred ed è veloce in discesa, io me la cavo bene in salita e nei tratti di corsa a piedi. Ma sognare è lecito, ed allora vi dico che ogni tanto sogno proprio di vincere il Mezzalama. Se succedesse… sarebbe una gran bella giornata per l’Esercito e per il nostro Centro Sportivo. Ehi, è un sogno, scrivetelo!”
Il CT degli azzurri Adriano Greco strizza l’occhio: “Io vedo già il tricolore sventolare alto per maschi e femmine. Ci vediamo domenica a Gressoney!”
Ma l’appuntamento per la partenza è a Cervinia, prima che nasca il sole.

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Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower

comunicato stampa del 21 Aprile 2007
TROFEO MEZZALAMA 2007, È RECORD!
DOMENICA 29 APRILE IN 780 SUL MONTE ROSA (AO)
-Chiuse le iscrizioni con 260 squadre
-La 16.a edizione parte col piede giusto
-Una gara sui ghiacciai anche oltre i 4.000 metri
-Organizza la Fondazione Mezzalama
Trofeo Mezzalama 2007, è già record!
Non è stato ancora battuto il tempo di 4h18’47” fissato sul cronometro nel 2005 dal nostro Guido Giacomelli in squadra con i francesi Brosse e Blanc, ma è stato “sverniciato” il tetto degli iscritti.
Ieri sera si sono chiuse le iscrizioni e le “pattuglie” che il prossimo 29 aprile parteciperanno alla 16.a edizione della mitica gara valdostana di scialpinismo saranno addirittura 260, ovvero 780 atleti che domenica 29, prima del levar del sole, scatteranno da Cervinia lungo la pista del Ventina per affrontare i 45 chilometri con 2.862 metri di dislivello in salita e 3.145 in discesa con un solo scopo, arrivare a Gressoney – La Trinité!
Si corre, ma forse è superfluo ricordarlo, in Valle d’Aosta, sul massiccio del Monte Rosa, e questo basta ed avanza per sottolineare le difficoltà che dovranno superare i 780 partecipanti. Un vero record quest’anno, superiori ai 732 (244 squadre) del 2003. Sono 14 le nazioni rappresentate, anche se gli italiani sono i più numerosi e con ben 34 squadre valdostane.
La gara si sviluppa in gran parte a ridosso dei 4.000 metri, li supera in più di un tratto e “sigla” il top sul Castore a 4.226 metri.
Difficile parlare di favoriti, le mille insidie del Rosa lasciano in sospeso il discorso fino a quando i concorrenti non tagliano il traguardo. Tra le squadre più attese quelle italiane della FISI con Boscacci – Murada - Mezzanotte, quella femminile con Pellissier - Pedranzini - Martinelli, quella dell’Esercito con Brunod - Reichegger - Trento, quella del Team Valtellina composta da Giacomelli - Pellissier - Troillet (SUI). Sono comunque i francesi i maggiori avversari degli azzurri, fra i più temuti Perrier - Gachet - Blanc e tra le donne Favre - Bourillon - Lathuraz.

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Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower

comunicato stampa del 19 Aprile 2007
MONTE ROSA: IL TROFEO MEZZALAMA “CHIAMA”
BELLO DA FARE E AFFASCINANTE DA VEDERE
- Domenica 29 aprile scatta la 16.a edizione con i migliori scialpinisti al mondo
- Sci, pelli, imbraco, ramponi e … piccozza per tutti
- Ad oggi sono 251 le pattuglie al via. Domani chiudono le iscrizioni
- Al via anche Rinaldo Barrel al suo 7° Trofeo Mezzalama
Trofeo Mezzalama? Basta la parola! È la chicca dello scialpinismo, e nonostante le temperature di questi giorni invitino più a pensare al mare che alla montagna, c’è un evento che tiene desto l’interesse dello sport della neve. Il Trofeo Mezzalama è la gara regina dello scialpinismo mondiale, e le iscrizioni che stanno “piovendo” al comitato organizzatore della Fondazione Mezzalama lo confermano. Domenica 29 aprile sarà il momento della 16.a edizione.
Non è una gara per tutti, tant’è che per essere ammessi al via occorre inviare al direttore tecnico, Adriano Favre, un curriculum sportivo ben dettagliato. Solo chi può dimostrare esperienza e capacità viene ammesso, ma in ogni caso non basta un “esame scritto”, c’è pure la prova pratica rappresentata dal “cancello” posto sul Colle del Breithorn, e qui si capisce che siamo nella splendida Valle d’Aosta e nell’area del Monte Rosa. Le guide alpine preposte al primo punto di controllo orario, gentili ma irremovibili, dopo 2 ore e 30’ dal via (2h45 per le donne) mandano a casa chi non giunge in tempo. Il cancello del Colle del Breithorn è severo, ma chi non lo supera non sarebbe comunque in grado di affrontare il resto della gara. In totale sono 2862 metri di dislivello in salita e 3145 metri in discesa, con tratti in cresta da affrontare con ramponi e corda dove occorre avere forza e sangue freddo, ed energie sufficienti per raggiungere il traguardo. C’è poi anche un secondo cancello orario che sul ghiacciaio del Felik chiude dopo 5h30 (per le ragazze ci sono 15’ in più).
Il Trofeo Mezzalama è una gara per pattuglie composte da tre elementi ed è l’unica competizione in cui è ancora richiesta la dotazione della piccozza, che va ad aggiungersi al resto dell’attrezzatura obbligatoria che prevede anche una pala, una sonda, l’imbracatura, ramponi, corde e abbigliamento di scorta, e ovviamente l’ARVA, indossato a contatto del corpo.
Affascinante da vivere, il Trofeo Mezzalama è anche uno spettacolo da non perdere per chi ama le emozioni e lo sport di montagna. Per chi non ha capacità e preparazione per raggiungere i punti più spettacolari della gara, ci sono varie possibilità di seguire da vicino i “mezzalamisti”. Per guadagnare tempo, è possibile passare la notte al rifugio Lambronecca per poi salire e seguire l'attacco al Castore, oppure dal rifugio Quintino Sella si può raggiungere la salita verso il Naso del Lyskamm o sostare sul più vicino ghiacciaio del Felik. Altri punti di riferimento sono il rifugio Mantova o la Capanna Gnifetti, da dove seguire uno dei vertiginosi passaggi in discesa verso il traguardo.
Chi invece preferisce assistere alla partenza e poi portarsi in quota, può utilizzare la funivia che sale da Cervinia sul Plateau Rosa e proseguire quindi verso il Colle del Breithorn - dove è posto il primo fatidico cancello. Gli impianti apriranno in concomitanza del via della gara, che è previsto per le ore 5.30, ma l’orario è suscettibile di variazioni ad insindacabile giudizio del direttore di gara.
Per il pubblico c’è anche la possibilità di salire con gli impianti da Staffal a Gabiet, per godersi la volata verso l'arrivo di Gressoney la Trinité.
Domani chiudono improrogabilmente le iscrizioni, oggi Lara Dulicchio - responsabile della segreteria del Trofeo Mezzalama - fa sapere che sono ben 251 le squadre regolarmente iscritte. Ci sono i migliori al mondo, ma c’è anche chi il Trofeo Mezzalama “moderno” lo vivrà con uno spirito particolare. L'inossidabile Rinaldo Barrel, classe 1955, ha all'attivo il “Mezzalama” del ‘78 nonché tutte le edizioni moderne del Trofeo. Sarà al via con Danilo Mus e la guida alpina Walter Cazzanelli.
I responsabili del percorso invece confermano che in quota il tracciato è in condizioni ideali, soprattutto in cresta e nei tratti alpinistici. C’è neve, non c’è ghiaccio, e nell’ultimo tratto verso Gressoney il caldo ha vanificato tutti gli sforzi degli organizzatori di allestire l’arrivo sulla neve. Ma l’esperienza ha insegnato che anche a fine aprile potrebbero verificarsi precipitazioni nevose. Viste le temperature, ci vorrebbe un “miracolo”, ma al Trofeo Mezzalama tutto è possibile. Quello che è certo è che c’è tempo fino a domani per iscriversi.

Info: www.trofeomezzalama.org

Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower

comunicato stampa del 17 Aprile 2007
IL TROFEO MEZZALAMA È GIÁ A QUOTA 700 ISCRITTI
I BIG “ATTENDONO”, MA C’È UN FONDISTA “MONDIALE”
- Il bergamasco Renato Pasini, oro a Sapporo, in squadra con la Forestale
- Giacomelli e Pellissier in gara con lo svizzero Troillet
- Squadra fortissima con le azzurre Pellissier, Pedranzini e Martinelli
- Le iscrizioni chiudono venerdì 20, la gara scatta domenica 29
Oggi a mezzogiorno il “contatore” delle squadre iscritte al mitico Trofeo Mezzalama segnava 230, il che vuol dire che in gara ci sarà un bel numero di atleti. Stiamo parlando della 16.a edizione che è in programma domenica 29 aprile in Valle d’Aosta, sul tracciato ormai famoso che corre sulle pendici del Monte Rosa e spesso a cavallo dei 4.000 metri.
Il Trofeo Mezzalama è rimasto fedele alla tradizione della gara di pattuglia, come era nato nel ’33 per i militari (e i minatori della zona), con tre componenti per ciascuna squadra i quali devono gareggiare insieme in “cordata” lungo tutti e 45 i chilometri del percorso. Dunque siamo sul filo dei 700 iscritti, tutti appassionati che devono avere non solo un’ottima dimestichezza con gli sci e le “pelli”, ma anche una concreta capacità di affrontare la montagna in totale sicurezza. Il Trofeo Mezzalama insomma non è la classica “gara” di scialpinismo, è una vera e propria sfida, prima contro se stessi, poi contro gli altri. Lo staff organizzatore della Fondazione Mezzalama presieduta da Giorgio Pession, prima di ammettere al via ciascun concorrente ha demandato al direttore di gara Adriano Favre l’esame del curriculum: solo chi ha comprovate qualità di alpinista e di scialpinista può prendere parte alla competizione.
Le iscrizioni chiuderanno venerdì 20 aprile, c’è ancora tempo quindi affinché le fila si ingrossino notevolmente, tant’è che mancano ancora le adesioni di alcuni big che fanno pure pretattica. E così accanto alle iscrizioni ormai pervenute e confermate dei francesi Florent Perrier, Gregory Gachet e Patrick Blanc, degli “alpini” Manfred Reichegger, Dennis Brunod e Denis Trento, ora è confermata anche la voce che circolava di una squadra “mista” di primo piano, vale a dire Guido Giacomelli, Jean Pellissier e il fortissimo svizzero Florent Troillet, e tutti e tre come “Team Valtellina”. È “nell’aria” anche l’iscrizione degli svizzeri Yannick Ecoeur, Alain Rey e Alexander Hug e dei tre fondisti della Forestale Renato Pasini, neo campione del mondo “team-sprint”, Maurizio Pozzi e Luciano Fontana. Ma non dimentichiamo neppure la seconda e terza squadra dell’Esercito con Davide Spini, Matteo Eydallin e Marco Majori e quindi Gaudenzio Godioz, Fabio Pasini e Daniel Yeuilla, pure loro fondisti.
Non è ancora iscritta ma ci sarà sicuramente la fortissima formazione azzurra femminile, inusuale a dir la verità, composta dalle valtellinesi Roberta Pedranzini, fresca vincitrice di Coppa del Mondo, Francesca Martinelli (che con la Pedranzini ha vinto la Coppa “team”) e dalla valdostana Gloriana Pellissier, solitamente acerrima rivale delle due lombarde.
Per la Francia è arrivata l’adesione di Corinne Favre, Nathalie Bourillon e Veronique Lathuraz, per la Germania di Judith Grassl, Stefanie Koch e Silvia Treimer e non vorremmo dimenticare una squadra di giovanissime azzurre, Fabienne Chanoine, Silvia Cumietti e Tamara Lunger, quest’ultima figlia di Hansjörg, abituale compagno di squadra di Giacomelli ma infortunato in questo periodo.
La 16.a edizione del Trofeo Mezzalama, apostrofata come la gara di scialpinismo più “alta” al mondo, scatterà (domenica 29 aprile) a Breuil-Cervinia alle 5.30. I 45 chilometri obbligano i concorrenti ad un dislivello di 2.862 metri in salita e di 3.145 metri in discesa.
La gara prende il via in salita sulla pista del Ventina, poi al Colle del Breithorn (3.826 metri) c’è il primo cancello di controllo che si chiuderà inesorabilmente dopo 2h30’ (ma 2h45’ per le donne); la gara continua attraverso il Passo di Verra fino in vetta al Castore (4.226 m.) per affrontare quindi il ghiacciaio del Felik (secondo cancello che chiude dopo 5h30 dal via e 5h45’ per le donne) fino al Passo del Naso del Lyskamm. Da qui inizia la discesa verso Gressoney la Trinitè (1.637 m.) dove le temperature estive di questi giorni si sono mangiate la neve e dunque l’arrivo - come capita sovente nelle gare di scialpinismo – avverrà di corsa con gli sci sullo zaino fino in centro al paese.
Il Trofeo Mezzalama è una gara biennale, quella del 2005 porta la firma di Giacomelli in gara con i forti francesi Brosse e Blanc i quali hanno stabilito il tempo di riferimento, 4h18’47”, come dire “volare” sul Monte Rosa.
Partenza dunque da Breuil Cervinia domenica 29 aprile, e con un numero così alto di atleti sarà davvero spettacolare.

Info: www.trofeomezzalama.org

Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower

comunicato stampa del 06 Aprile 2007
PRESENTATO A GRESSONEY IL 16° TROFEO MEZZALAMA
ISCRIZIONI A GO-GO MA SU TUTTO IMPERA LA SICUREZZA
- Oggi alla conferenza stampa c’era anche il 92enne Anselmo Viviani, vincitore del 1937
- Luciano Caveri ed Ennio Pastoret plaudono agli organizzatori
- Sono già 600 gli iscritti, 200 squadre
- La gara il 29 aprile sul Monte Rosa: 45 km, dislivello 2.862 m. di salita e 3.145 di discesa
Trofeo Mezzalama, la leggenda dello scialpinismo. Oggi a Gressoney è stata presentata la 16.a edizione che andrà in scena domenica 29 aprile. A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione Mezzalama Giorgio Pession e il direttore della gara Adriano Favre. Ospiti illustri il presidente della Regione Valle d’Aosta Luciano Caveri e l’assessore al turismo Ennio Pastoret.
Non ci sono novità eclatanti per questa maratona dello scialpinismo che corre sul filo dei 4.000 metri sul “Rosa” e che in pochi giorni conta già 200 squadre al via, squadre composte da tre elementi, come ha ribadito Pession, per rimanere fedeli alla storia e alla tradizione del Mezzalama. E a raccontare com’era un volta quest’affascinante sfida valdostana c’era l’alpino Anselmo Viviani, 92 anni suonati e vincitore dell’edizione del 1937. Parole ascoltate con attenzione dalla folta platea, e accompagnate da un caloroso applauso. Pession ha avuto parole di elogio per i suoi collaboratori che stanno già lavorando sodo per allestire la gara del 2007. Quest’anno l’inverno “avaro” di neve faceva temere per la gara, poi le nevicate dei giorni scorsi hanno ribaltato la situazione. Favre ha confermato che ora il percorso è in condizioni ottimali, non c’è il temuto ghiaccio in quota, manca invece la neve nell’ultimo tratto sul fondovalle, ma c’è ancora tempo per una nuova nevicata.
Caveri e Pastoret hanno sottolineato la forza di volontà del gruppo di lavoro che nel ’97 ha fatto rivivere il mitico Trofeo Mezzalama, aprendo di fatto l’epoca moderna di questa affascinante manifestazione, che ha valicato ampiamente anche i confini europei. “È anche una gara – ha affermato Pastoret - che valorizza la montagna sotto tutti i punti di vista e della quale la Valle d’Aosta è molto orgogliosa”.
I dati tecnici e significativi del Trofeo Mezzalama si possono riassumere in tre cifre, 45 km di lunghezza, ben 2.862 metri di dislivello di sola salita e addirittura 3.145 metri di dislivello in discesa. Prende il via da Breuil-Cervinia a 2.000 metri, si conclude a Gressoney La Trinité a 1.637 metri e svetta a 4.226 metri a Punta Castore. Paesaggi maestosi accompagnano i concorrenti, che sono costretti a gareggiare uno in fila all’altro alternando passaggi con le pelli sotto gli sci, calzando i ramponi, affrontando tratti alpinistici di rilevante impegno. E il Trofeo Mezzalama rimane l’unica gara di scialpinismo che prevede d’obbligo la piccozza, “perché in montagna – ha detto Adriano Favre – aiuta in qualsiasi situazione”.
Impossibile parlare di protagonisti. Le squadre “top” attendono gli ultimi giorni per svelare gli abbinamenti, questo è il momento della grande massa degli appassionati, quelli che hanno reso grande il Mezzalama. I campioni ci saranno tutti e ancora in gara per battere il record stabilito nel 2005 (la gara è biennale) dai francesi Blanc e Brosse e l’azzurro Giacomelli, con l’incredibile tempo di 4h18’47”.
Voci non confermate parlano di una forte squadra italiana con l’obbiettivo della vittoria. L’ultimo successo di una squadra tutta italiana risale al 1999 con Mazzocchi, Fontana e Leonardo Follis, quest’ultimo poi scomparso sotto una valanga mentre si allenava per un nuovo successo al Mezzalama.
La gara è in programma domenica 29, ma in caso di tempo proibitivo potrebbe slittare al giorno successivo. Gli organizzatori hanno annunciato che stanno concordando con gli uffici incaricati un controllo antidoping molto “serio”. “Lo faremo – ha aggiunto Favre - solo se avremo garanzia di controlli severi.”
E per il 2007 è stato istituito il “North Face Challenge” che premierà non la squadra più forte, ma chi tra i più forti rispetterà nel migliore dei modi le regole di sicurezza dettate dagli organizzatori.

Info: www.trofeomezzalama.org

Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower


IL RICHIAMO IRRESISTIBILE DEL TROFEO MEZZALAMA
PER GLI SCIALPINISTI “VERI” È GIA NELL’ARIA
- Adriano Favre ha provato il tracciato: non c’è ghiaccio!
- I curriculum delle iscrizioni vagliati attentamente
- Sono già 450 gli iscritti
- Il via da Breuil Cervinia il 29 aprile con arrivo a Gressoney La Trinité
Il Trofeo Mezzalama è il mitico obbiettivo di tanti appassionati di scialpinismo.
Senza essere irriverenti, possiamo affermare che il Trofeo Mezzalama è come la Maratona di New York per i podisti, la Vasaloppet per i fondisti, la Maratona delle Dolomiti per i ciclisti o la Parigi Dakar per i “rallysti”.
Mancano poche settimane alla fatidica data del 29 aprile, che scriverà nel libro dei ricordi la storia della 16.a edizione e la sesta del nuovo corso, con partenza da Breuil Cervinia e arrivo a Gressoney la Trinité, in Valle d’Aosta, ovviamente.
Dal 1997 infatti, grazie soprattutto al volere della Fondazione Mezzalama ed al lavoro certosino di Adriano Favre e dei suoi più stretti collaboratori, la gara che si disputa sul Monte Rosa ha ripreso a svolgersi regolarmente.
Adriano Favre è appena rientrato da un sopralluogo sul percorso, cercando di nascondere la stanchezza ci regala un sorriso e ci trasmette la sua soddisfazione: “Il percorso è a posto, la condizione delle neve è buona, ma soprattutto in quota non c’è ghiaccio e questa ritengo sia una bella notizia per tutti gli appassionati. In quota c’è come minimo un metro di neve, ma da qui al 29 possono succedere tante cose. Inutile entrare nei dettagli”.
In effetti, spesso il ghiaccio vivo ha creato notevoli disagi ai concorrenti e sapere che quest’anno non ve n’è traccia è una “liberazione”. Gli organizzatori ora stanno lavorando sodo con riunioni e programmi operativi assieme ai volontari, solo tra un paio di settimane si entrerà nel vivo con la parte tecnica del percorso, con messa in sicurezza e tracciatura.
Adriano Favre sta facendo anche un lavoro che proprio non ama. Leggere attentamente i curriculum degli iscritti per verificare se hanno le credenziali per essere ammessi a via. “Il Trofeo Mezzalama – afferma – è un evento che non può essere preso sottogamba. Ci vuole una collaudata preparazione, un allenamento ad hoc. Noi non possiamo per profitto mandare tutti allo sbaraglio. Cerchiamo di capire se ognuno degli iscritti ha la preparazione soprattutto alpinistica per affrontare le difficoltà del Mezzalama”. E ad oggi sono già 150 le squadre (composte da 3 atleti) iscritte.
Del resto al Colle del Breithorn c’è il primo cancello orario che è un primo severo esame. È previsto dopo 1.800 metri di dislivello e chiude inesorabilmente dopo 2h30’. Al Trofeo Mezzalama non si può improvvisare. Il percorso di 45 chilometri sviluppa ben 2862 metri di dislivello con scollinamenti in più occasioni oltre i 4.000 metri. Non è una gara per iron-men. È una gara “vera” per scialpinisti “veri”.
Quest’anno c’è una novità, il “The North Face Challenge”. Sono i responsabili della Fondazione Mezzalama a spiegarlo: “Il nostro intento è quello di avere in gara concorrenti corretti, rispettosi delle regole e che affrontano la montagna in totale sicurezza. Per questo sarà premiata la squadra che ad una attenta valutazione dei giudici avrà rispettato nel migliore dei modi le regole di sicurezza”.
Come dicevamo il Trofeo Mezzalama non si improvvisa. Sono in tanti ad affrontare in questi giorni i tratti più impegnativi del percorso per testare le proprie capacità, e per questo c’è anche un interessante accordo con la società Cervino S.p.A. che riconosce uno sconto del 50% sulla risalita con gli impianti da Breuil-Cervinia a Plateau Rosa per i partecipanti al Trofeo Mezzalama che desiderano allenarsi sul percorso di gara in quota, da Plateau Rosa verso Gressoney La Trinité.
Sabato 21 Aprile, per chi vuole verificare le proprie capacità di superare il primo “cancello”, ci sarà l’8° “Tour del Breuil”. Insomma la febbre per il 16° Trofeo Mezzalama sta aumentando di giorno in giorno, così come l’elenco degli iscritti.
Adriano Favre tira un altro sospiro di sollievo: “Anche quest’anno economicamente siamo tranquilli. Grazie all’apporto di molti enti, Regione Valle d’Aosta in primo piano, e di molte aziende private, abbiamo coperto il budget di base. Dobbiamo sistemare ancora alcuni dettagli, ma questo non mi preoccupa. Certo che, se trovassimo sulla nostra strada tanti imprenditori come Silvio Scaglia che ci segue da dieci anni, il nostro lavoro di organizzatori sarebbe più semplice.”

Per informazioni sulla manifestazione e sulle iscrizioni: www.trofeomezzalama.org

Mario Facchini - Ufficio Stampa Newspower