Arrampicata, scialpinismo, escursionismo: relazioni in tempo reale
Arrampicata
Nome salita: |
Il Campanile piu' bello delle Dolomiti |
Data: |
03-09-2006 |
Regione: |
Friuli V.G. |
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Zona: |
Monfalconi e Spalti di Toro |
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Partenza da: |
Zoccolo nei pressi del Biv. Perugini |
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Dislivello: |
200 m |
Quota di partenza: |
1973 m |
Salita a: |
sud |
Discesa a: |
nord |
Difficoltà: |
5b |
Protezioni: |
ottime |
Commento: |
Parto con questa premessa, dopo questa salita i miei desideri da alpinista bambino sono stati tutti esauriti, d'ora in poi dovro' pensare a cosa fare da grande ;-)
Tralasciando l'avvicinamento, gia' effettuato in svariati trekkking, che impegna dall'ora e mezza alle 2 ore in base all'energia che ci regala la mattina... Andiamo ad esaminare l'attacco della via dove Rudy prende il controllo delle manovre di corda e Maga si carica per effettuare il primo tiro, io faro' l'umile parte del documentarista, cameraman, fotografo e spazzino (recupero materiale). I primi tiri volano ed in men che non si dica siamo alla fessura Cozzi, dove decidiamo di lasciar passare i Sud Tirolesi i quali risolvono il passaggio e tirano dritti verso il ballatoio lasciandoci a bocca aperta (+lei che lui ;-) ), Maga fa un po' di respiri profondi e con qualche peripezia passa la fessura e va ad attenderci alla nicchia, poi e' la volta di Rudy che non soffrendo lo zaino sulle spalle si ingegna per recuperarlo in seguito, io lo agevolo e poi vado a mia volta con movimenti studiati ormai durante i prcedenti passaggi... Ci troviamo ora sulla famosa cengia un po' esposta (200m di vuoto 8-| ), Rudy mi dice: 'aspetta che passo io", quando avra' passato il rinvio chiedero' permesso di passare, ma Maga mi dara' esito negativo... Quindi aspetto, tiro baci ai trekker che si sbracciano per salutare, chiedo di nuovo permesso di partire ma mi viene negato, ok godiamoci il panorama... Arriva il mio turno ogni passo sulla cengia si fa piu' pesante, finalmente la sosta nella nicchia angusta. Si ripete la stessa sequenza parte Maga, Rudy, io, mi pare di avere le fiamme sotto il culo e salgo la pancia che ci fa uscire dalla nicchia in tempo zero, appena il tiro si appoggia un po' prendero' fiato. Siamo al ballatoio ormai si sente l'odore della vetta, ancora due tiri facili e due corde prese in testa, provenienti da una cordata in discesa e saremo in vetta, foto, e pronti a ridiscendere per unire le forze con la cordata udinerse... Mi dimentico di mangiare qualcosa e pago l'errore arrivato sulle ghiaie alla base del campanile dove faccio un capitombolo. L'impresa e' riuscita il Campanile dell'Oltrepiave e' stato conquistato ora bisogna guardare avanti, mai piu' sotto i 300 m e mai sotto il IV+ ;-)
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Relazione di: |
cAlabrones |
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