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Nome Amos e Laura
Data 21/08/2008 - 09:53:08
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Nome Salita Arrampicata: Val Rienza
Messaggio 19 agosto 2008
Un sms per relazione e... "segui gli spit"
Dal lago di Landro si percorre il sentiero 102 per il rifugio Locatelli. Dopo circa un'ora di cammino, sulla destra, si vede una imponente parete rocciosa: la Via in questione sale circa 20/30m a destra dello spigolo.
Sono 450m con almeno sette tiri di 7° su roccia stupenda che passa dal grigio al giallo con una arrampicata talvolta atletica su placca leggermente strapiombante. L'attacco si individua facilmente (cordino azzurro alla partenza). Le protezioni sono ottime: nei tratti più difficili lo spit si trova 1/2m sotto i piedi.
Sono 13 tiri di grande soddisfazione e, alla fine, usciti dalla Via lo spettacolo imponente delle Tre Cime di Lavaredo
Un salto alla malga per un bicchiere di vino e... giù veloci verso la macchina

   
Nome Amos e Laura
Data 11/08/2008 - 07:58:16
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Nome Salita Arrampicata: Parole e pensieri
Messaggio 10 Agosto 2008
Torrione Zesta (Tofana di Mezzo): Via Parole e pensieri

Una bella Via in un giorno di tempo stabile, a volte, succede anche questo
Difficoltà continue di 5°+, 6°, 6+ su placconate grigio-gialle. Arrampicata tecnica e elegante su roccia sempre sana, un po' da ripulire in qualche breve tratto.
Le protezioni sono giuste: mai troppo ravvicinate, mai troppo lontane.
Con calma, senza fretta. Sul ghiaione persone col naso all'insù

   
Nome Amos Laura-Germano Mariangela
Data 04/08/2008 - 14:32:35
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Nome Salita arrampicata: Generazioni
Messaggio
Spalti di Toro: Cima Maddalena
Via Generazioni, difficoltà massima: 6c+/7a
Salita impegnativa protetta a spit. Ieri, purtroppo, presentava diversi tratti bagnati, punti chiave compresi
Come al solito: voglia di rinunciare poca! Bisogna provarci sempre
Comincia così una salita che si rivelerà più impegnativa del previsto: secondo tiro 7a con passaggio chiave bagnato e piedi sul marcio (i sassi rischiano di colpire il compagno)- sesto tiro 6c bagnato con uscita su massi instabili - settimo e ultimo tiro 5+ completamente bagnato
La Via è ben protetta, si può osare... Nelle condizioni citate è comunque necessario sangue freddo e esperienza alpinistica.
Si può apprezzare completamente per la sua bellezza e per l'eleganza della linea solo dopo l'ultima doppia

   
Nome paolo
Data 24/07/2008 - 13:51:25
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Nome Salita arrampicata cima Talagona
Messaggio Salita effettuata il 23/07/2008. Poco oltre malga Pian Pagnon (val Cimoliana) (m 1055) risalire il lungo e faticoso ghiaione della val di S. Lorenzo fino ad incrociare in alto (alla fine tenersi verso destra) il sentiero Marini (m 1800 circa). Prosegure lungo questo verso destra (direzione Rif. Pordenone) per buona mezzora (attenzione dopo poco dopo l'inizio a prendere la deviazione verso il basso a destra) fino ad arrivare alla base (m 1850 circa)di un lungo ma spettacolare vallone ghiaioso che si risale senza difficoltà fino alla Forcella Stretta (m 2260). La salita alla cima Talagona avviene secondo le modalità già descritte nella precedente relazione (08/07/2007), unica variante la possibilità di salire l'ultimo tratto non lungo la paretina gialla e nera ma a destra di questa in diagonale attraversando un piccolo terrazzino esposto ("passaggio del gatto") e poi a sinistra verso la cima. Attenzione per chi volesse salire dalla val Cadin (Pra di Toro): non c'è più il chiodo per la doppia in discesa posto oltre il pasaggio di III° (e oltre) che immette nel "corridoio" della Forcella Stretta; o si fa una doppia di oltre 50 m ancorandosi sul chiodo (malsicuro) con fettuccia posto a sinistra della forcella o dalla forcella si scende verso sinistra e poi si risale la costola erbosa che la Cima di S. Lorenzo protende verso sud , si contornano la Cima e la Torre di S. Lorenzo per risalire e poi scendere dalla forcella posta tra la Torre di S. Lorenzo e il Castellato

   
Nome Federico Balzan
Data 22/07/2008 - 09:17:31
Email freddybalz@yahoo.it
Nome Salita Cima dei Preti
Messaggio Ciao,
segnalo che, una volta giunti alla forcella "alta" sopra il bivacco si può salire direttamente per una rampa-canale.
Si riconosce immediatamente in quanto c'è una corda fissa penzolante e un bel po' di bolli rossi. (inoltre, c'è una lapide alla base).
Superato il tratto più difficile di circa 20 m con la corda fissa (che comunque non supera il II) si prosegue sempre dritti fino alla fine della rampa. I grado.
Da qui si piega a sinistra e si sale sempre dritti per un ampio canale senza percorso obbligato fino a sbucare sul pendio ghiaioso. Passaggi di I e camminata.
Il percorso è segnato da bolli rossi e molti ometti, molti dei quali costruiti da noi in quanto siamo saliti con la nebbia! (Pollicino insegna).
Buona salita.
Federico Balzan, Belluno.

 

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