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Altavia 7: percorsi ad anello. Brutt Pass - Sestier

Accesso: Tambre d'Alpago-Pianon-Casera Cate. Riferimento: carta topografica TABACCO 012

Monte Messer (2230m) - Brutt Pass (2144m) - I Muri (2046m)

Itinerario 9: Partenza da casera Cate - salita in val Salatis alla casera Pian de le Stele - salita alla forcella Grava Piana - salita e attraversamento dei monti I Muri, Paster, Brutt Pass e Messer - discesa al bivacco Toffolon e a Pian Formosa - rientro a casera Cate per sentiero Alpago Natura. Tempo: 9-10 ore. Dislivello: circa 1800m (tenendo conto dei vari saliscendi).

Questo percorso presenta maggiori difficoltà rispetto ai precedenti sia per la durata, che per le difficoltà tecniche. La ripida salita su terreno smosso a forcella Grava Piana è solo un assaggio. Da qui una breve discesa e quindi inizia la salita ottimamente attrezzata con cavi metallici al monte I Muri. Il tracciato prosegue in cresta; frequenti le discese e le risalite, ora siamo nel versante dell'Alpago, ora in quello della Val Prescudin. Dopo circa due ore di cammino si perviene ad un ripido canalino "marcio" (con pietre instabili) della lunghezza di circa 20m che si deve risalire.

Questo, secondo me, è il tratto più difficile e pericoloso di tutto il percorso. Non ci sono protezioni di alcun tipo, gli appoggi e gli appigli sono prevalentemente instabili. Fare molta attenzione, non è detto che il piede o la mano siano messi al posto giusto! Si torna in cresta, ancora discese e risalite sia dalla parte dell'Alpago che della Val Prescudin: si sale il Paster e infine si giunge sul tratto attrezzato di circa 100m del Brutt Pass.

Bellissimo il panorama che si ammira nell'attraversamento se avete parcheggiato la macchina a casera Cate potete controllarla...), notevole l'esposizione, ottima la disposizione dei cavi. Seguono ancora discese e risalite fino al Messer, ultima vetta della giornata, a 4 ore da forcella Grava Piana. Subito dopo la cima, verso la forcella Antander si intravede finalmente il bivacco Toffolon che si raggiunge in breve tempo. Qui le difficoltà sono finite. Si scende a valle, a Pian Formosa, seguendo un facile sentiero e, quindi, poco dopo, si imbocca il sentiero Alpago Natura che riporta a casera Cate.

Ho intrapreso questa attraversata in una caldissima giornata di giugno, il litro d'acqua che mi ero portato non era sufficiente. E' meglio abbondare anche se il peso dello zaino aumenta...
Un imbrago, un cordino e qualche moschettone sono utili per i tratti attrezzati. Io non ho preso nessuna attrezzatura, secondo una filosofia del tutto personale e anche contestabile, i pericoli maggiori non si trovano dove il sentiero è attrezzato ma dove il terreno è friabile, dove ci sono ripidi pendii di erba secca o bagnata, è in questi posti  che è facile scivolare.
Per il resto, come per le solitarie, è una questione di calma interiore, di equilibrio psicologico, di assenza di vertigini, di abitudine all'altezza.

Forcella Grava Piana Vista sul versante Prescudin Brutt Pass Fiori primaverili
Marzo 2008: le foto di Daniele Pozzati sul Messer
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Accesso: Tambre d'Alpago-Pianon-Casera Cate. Riferimento: carta topografica TABACCO 012

Monte Sestier (2080m) - Forcella Laste' (2039m)

Itinerario 10: Partenza da casera Cate - salita in Val Salatis alla casera Pian de le Stele - salita alla forcella Grava Piana - salita e attraversamento dei monti Pianina e Sestier - attraversamento della forcella Sestier, della forcella Caulana e della forcella Valgrande - arrivo al bivacco invernale vicino a forcella Lastè e quindi al rifugio Semenza - discesa per la val Sperlonga per sentiero 924 - arrivo alla casera pian de le Stele e quindi, per la stessa strada di salita, ritorno a Casera Cate. Tempo 8-9 ore. Dislivello circa 1500m (tenendo conto dei vari saliscendi).

Questo itinerario prevede il passaggio per il rifugio Semenza: finalmente, dopo tanto faticare una birra, un caffè...
Dalla casera Pian de le Stele inizia la ripida salita,su terreno smosso, che porta alla forcella Grava Piana e, questa volta,a differenza del precedente itinerario, si punta decisamente a destra per facile pendio che in poco tempo porta sul monte Pianina. Si prosegue sulla cresta che man mano diventa sempre più affilata e aerea, i pendii erbosi si fanno sempre più ripidi.

Il punto chiave si trova dopo circa 50m di discesa impegnativa e consiste nell'attraversare un tratto di cresta dove l'esposizione è veramente elevata: il sentiero si restringe notevolmente; da un lato un precipizio e dall'altro...anche. Superato questo tratto, dopo circa 1ora e mezza da forcella Grava Piana ci sarà da affrontare con attenzione ancora una salita su terreno smosso un po' camminando e un po' arrampicando. Quindi le difficoltà terminano, si prosegue per comodo sentiero ben segnato verso il bivacco invernale e il rifugio Semenza.

Bellissimo percorso da non sottovalutare. Infatti, anche se non ci sono corde fisse, il primo tratto è abbastanza impegnativo. Ero inseguito da nuvole che andavano e venivano riducendo in certi momenti la visibilità a pochi metri. In questo caso bisogna seguire attentamente i punti rossi; nella impossibilità di individuarli è meglio fermarsi ed aspettare che la visibilità torni accettabile. Il tratto di cresta più esposto, ove si trova il punto chiave, si può evitare con una variante, anch'essa segnata, che scende a sinistra verso la val Prescudin per poi risalire una volta terminate le difficoltà. Va comunque precisato che nel punto chiave gli appoggi per i piedi sono sempre buoni, solo l'altezza e le vertigini possono creare qualche difficoltà.

Monte PianinaSentiero in crestaStelle alpineCardi
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